La stagione del Bari non ha ancora preso avvio e, nonostante questo, dopo circa un mese dalla fine del campionato nessun nodo è ancora stato sciolto. I direttori sono stati confermati, a voce ovviamente, il tecnico non è stato esonerato e i nomi che rimbalzano sulle testate sono svariati. Non è un caso che molti siano usciti dai radar o abbiano rifiutato, per ultimo Nesta, stando ai rumors di queste ore. E come dargli torto. Non conviene a nessuno venire in una piazza, molto blasonata, ma ormai appestata dal morbo della multiproprietà. Di calciatori nemmeno l'ombra. Riscatti, prestiti, partenze, eventuali nuovi acquisti: nulla. Ed è banale il perché: non avendo alcuna certezza intorno all'area tecnica non si può costruire alcunché. Nel mentre, però, a Napoli viene confermato il miglior allenatore italiano e si ufficializza, proprio nella giornata di oggi, l'arrivo di De Bruyne, centrocampista capace di vincere tutto con il City. Oltre alla promessa, per Conte, di un mercato faraonico. A Bari, invece, si parla di autogestione, mercato ridimensionato, inevitabili plusvalenze. Ogni commento su questo atteggiamento sarebbe superfluo e spiacevole.

Quando i galletti sono saliti in B De Laurentiis promise un piano triennale per salire in A; il primo anno è terminato in maniera tragica con la finale play-off persa a due minuti dalla fine, il secondo è stato ancora peggiore poiché i galletti si sono salvati per il rotto della cuffia ai play-out e in questa stagione un anonimo nono posto ha scontentato tutti. I tre anni sono dunque scaduti.Se il campionato scorso era l'anno zero, dopo la stagione horror 2023/24, questo si preannuncia come l'anno sotto zero. Per l'ennesima volta non c'è stata continuità né programmazione, si è voluto cambiare ancora una volta il tecnico e verrà smantellata più di metà della rosa, mentre un ds non all'altezza e che ha sbagliato tutte le dichiarazioni è stato, incredibilmente, confermato.

C'è da chiedersi cosa sia diventato il Bari e quale sia l'approdo. Ad oggi, onestamente, non si vede e l'atmosfera è più cupa che mai. Il mutismo continua e l'unico piano è vivere alla giornata. Con questo tipo di approccio, in B, si rischia e anche tanto. E i tempi che si prospettano per tifosi e addetti ai lavori baresi sembrano essere anche peggiori.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 12 giugno 2025 alle 21:00
Autore: Armando Ruggiero
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