Guardarsi indietro spesso serve a poco, eppure il paragone con quello che è stato per il Bari è un passaggio quasi obbligato, dacché solo qualche mese fa questa piazza era ad un passo dal vivere un sogno mentre ora è impegnata - per contingenze ed episodi vari - a barcamenarsi a metà classifica.

All’ultima pausa della stagione l’allora Bari di Mignani già sognava in grande, l’obiettivo dichiarato di inizio stagione era quello di una salvezza tranquilla eppure i biancorossi erano stati capaci di affermarsi tra le formazioni di vetta del campionato. Nonostante un periodo meno brillante rispetto alla volata iniziale, i galletti avevano conquistato alla tredicesima giornata ventuno punti, con all’attivo altrettanti gol fatti a dispetto di quindici subiti. 

Ad oggi, il confronto dei dati chiarisce in parte lo stato delle cose. I numeri - meno quelli relativi alla classifica quanto più quelli delle reti - parlano di tutt’altra squadra, distanti dalla brillante compagine che mieteva avversari senza preoccuparsi dell’etichetta di neopromossa. I punti conquistati ad oggi sono solo diciotto, solo tre in meno rispetto allo scorso anno ma con umori del tutto diversi. Quindici invece sono i gol fatti, due in meno quelli subiti: i numeri - e del resto il campo - regalano una realtà diversa e lontana da quelle che erano le aspettative di chi ha toccato il cielo con un dito.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 18 novembre 2023 alle 07:00
Autore: Gerardo D’Agostino
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