In termini di vivaio, il Bari negli ultimi anni raramente è stato capace di creare giocatori in grado di emergere in Serie A come vere e proprie promesse del calcio italiano. Fin dall’inizio di questa stagione, però, Gaetano Castrovilli, cresciuto nelle giovanili del club biancorosso, con cui debuttò in Serie B a 19 anni, ha dato prova di essere un giocatore predisposto per la Serie A.
Il ragazzo proveniente da Minervino deve sicuramente molto a Vincenzo Montella, ex allenatore dei viola, che, come ha affermato più volte, prima dell’inizio di questo campionato decise che Castrovilli sarebbe diventato uno dei cardini della squadra. Complici i vari infortuni nel centrocampo della Fiorentina, giocò i primi match da titolare, e, fin dalla prima partita contro il Napoli, diede prova di avere molto temperamento, realizzando anche un assist.
Di lì in poi è diventato imprescindibile, anche con l’arrivo del nuovo allenatore Iachini. Il suo bottino in Serie A è attualmente fermo a 3 gol e 2 assist, ciononostante, anche col nuovo tecnico, ha continuato ad essere altamente determinante in ogni partita coi viola.
La sua qualità più grande emerge probabilmente nella versatilità in fase di possesso: oltre ad aver dato prova di avere qualità da mezz’ala, è sicuramente in tutta la Serie A uno dei giocatori che riesce a creare meglio di tutti superiorità numerica nella propria trequarti. Il giocatore murgese infatti è, con 76 dribbling, il secondo miglior dribblatore di Serie A dopo Boga. Ciò gli consente di svariare in campo, senza mantenere un ruolo fisso, rendendolo lo stesso giocatore impavido visto a Bari, capace di esprimere il proprio estro in campo, creando spettacolo.
Tutti gli appassionati italiani, partita dopo partita, hanno notato sempre di più le pregevoli doti che il ragazzo classe ’97 riserva, e le sue prestazioni sono state osservate anche dal CT della nazionale italiana Roberto Mancini, che lo scorso 8 novembre lo ha convocato per le partite di qualificazione all'Europeo. Castrovilli, però, ebbe in quell'occasione modo di giocare poco, subentrando solo all’86’ nella partita contro la Bosnia-Erzegovina.
A gennaio, durante la partita Fiorentina-Genoa, Castrovilli ha accusato un malore in campo, che lo ha costretto al cambio e ad un breve ricovero in ospedale. Fortunatamente, fu dimesso il giorno dopo, e lo stesso giocatore dichiarò sui social che il malore fu provocato da forti giramenti di testa, che non causarono niente di più di un semplice spavento.
Il talento cresciuto coi galletti è sicuramente una delle rivelazioni di quest’anno, che inorgoglisce i tifosi baresi nel vederlo già agli alti livelli del calcio nazionale, augurandogli di proseguire sempre più in alto; magari, il rinvio degli Europei causato dallo stop, darà la possibilità a Castrovilli di ottenere un posto nel roster italiano per l’estate prossima.
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