18.40 - Nessun dubbio sulla gara di questa sera tra Bari e Catanzaro. La partita, che chiude il 30^ turno del girone C, si svolgerà regolarmente a porte chiuse. Atteso a partire da domani lo stop valevole per tutti i campionati. 

18.30 - Per fermare il calcio si aspetta decreto o FIGC - Perché le decisioni del CONI diventino effettive è però necessario un nuovo Decreto della Presidenza del consiglio dei ministri che lo imponga, o viceversa (per quanto riguarda il calcio) una decisione in tal senso del consiglio federale FIGC, che si riunirà domani in conference call.

17.58 - Arriva il comunicato del Coni. Si ferma lo sport nella sua totalità, fino al 3 aprile.

Si è svolta oggi pomeriggio al Foro Italico una riunione, indetta dal presidente del CONI Giovanni Malagò, e alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle Federazioni degli Sport di Squadra, unitamente al Segretario Generale Carlo Mornati.

Dopo aver ascoltato le opinioni di tutti gli intervenuti (alcuni in presenza, altri via Skype), il Presidente Malagò ha pubblicamente ringraziato i Presidenti federali e le Federazioni per la grande coesione e l’apprezzata unità di intenti manifestate in un’occasione così delicata per il Paese e in particolare per il mondo dello sport che non ha precedenti nella storia.

Confermando che in ogni azione e circostanza la tutela della salute è la priorità assoluta di tutti, al termine della riunione il CONI all’unanimità ha stabilito che:

- tutte le decisioni prese dalle singole FSN e DSA fino ad oggi sono da considerarsi corrette e nel pieno rispetto delle norme e delle leggi emanate e attualmente in vigore;
- sono sospese tutte le attività sportive ad ogni livello fino al 3 aprile 2020;
- per ottemperare al punto sopra descritto, viene richiesto al Governo di emanare un apposito DPCM che possa superare quello attuale in corso di validità;
- di chiedere alle Regioni, pur nel rispetto dell’autonomia costituzionale, di uniformare le singole ordinanze ai decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di non creare divergenti applicazioni della stessa materia nei vari territori;
- viene altresì richiesto al Governo di inserire anche il comparto sport, sia professionistico sia dilettantistico, nell’annunciato piano di sostegno economico che possa compensare i disagi e le emergenze che lo sport italiano ha affrontato finora con responsabilità e senso del dovere, rinunciando in alcuni casi particolari allo svolgimento della regolare attività senza possibilità di recupero nelle prossime settimane a causa di specifiche temporalità delle manifestazioni.

Il Presidente Malagò è stato delegato da tutti di informare oggi stesso il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, sulle risultanze dell’incontro.

Il CONI ricorda altresì che le competizioni a carattere internazionale, sia per i club sia per le nazionali, non rientrano nella disponibilità giurisdizionale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e che quindi non possono essere regolate dalle decisioni odierne.

Il CONI da giorni sta sostenendo e continuerà a sostenere le singole Federazioni in tutte le iniziative che intenderanno intraprendere con le rispettive organizzazioni internazionali (europee e mondiali) al fine di armonizzare i calendari e gli eventi anche in vista delle prossime scadenze legate alle qualificazioni olimpiche.

17.00 - La Lega Nazionale Dilettanti dice stop. L'allarme coronavirus ha indotto il consiglio direttivo a sospendere i suoi campionati. Una decisione forte, motivata da un lungo comunicato, che potrebbe essere seguita a ruota anche da tutto il resto dello sport. Al vaglio durante la riunione stratordinaria tenutasi oggi al CONI c'è, infatti, la possibilità di stoppare ogni competizione sportiva ad ogni livello, calcio in testa.

Di seguito, il comunicato ufficiale della Lega Dilettanti: "Il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti riunitosi in sessione straordinaria quest’oggi a Roma in video conferenza, nel rispetto delle prescrizioni inserite nel dpcm sull'emergenza Covid19, ha adottato il provvedimento di sospendere tutte le attività fino al prossimo 3 aprile. “Come Consiglio Direttivo della LND abbiamo ritenuto che non bastasse fermarsi alle prescrizioni contenute nel D.P.C.M. approvato l’8 marzo ma che bisognasse adottare una decisione coerente con il momento che il Paese sta vivendo” – ha dichiarato il numero uno della LND Cosimo Sibilia. “La tutela della salute di tutti coloro che sono impegnati nelle nostre attività, infatti, – ha tenuto a precisare Sibilia – doveva e deve restare l’obiettivo primario da raggiungere, ma anche il punto di partenza per considerare quale impatto poteva e può avere l’organizzazione delle tante gare che ogni settimana caratterizzano la nostra attività. E’ un contributo necessario che il mondo del calcio dilettantistico italiano deve dare per superare il momento di difficoltà che sta attraversando la nostra nazione”.  Per garantire la salute di tutti coloro che operano quotidianamente al servizio del mondo dilettantistico, il Consiglio Direttivo ha inoltre disposto la riduzione dei servizi al pubblico presso tutte le sedi LND, sospendendo tutti quelli connessi all'attività agonistica. Contemporaneamente la salute degli stessi sarà garantita da appositi piani di sanificazione degli ambienti di lavoro. Tra gli altri provvedimenti assunti dal CD il rinvio del Torneo delle Regioni di calcio a cinque (in programma in Veneto dal 3 al 10 aprile), l'annullamento della fase nazionale del campionato Juniores Regionale e la richiesta al Presidente Federale Gabriele Gravina di sospendere il decorso dei termini previsti dal Codice di Giustizia Sportiva della FIGC, così da evitare eventuali estinzioni dei procedimenti pendenti presso gli organi di Giustizia Sportiva. Quanto alla sospensione di tutte le attività il Presidente della LND, rivolgendosi a società e tesserati con un proprio messaggio, ha evidenziato che “In termini numerici il movimento calcistico dilettantistico rappresenta il più importante momento di coinvolgimento di persone. Il che, inevitabilmente, significherebbe prevedere la partecipazione di medici, ambulanze, forze dell’ordine, che, ci pare di poter affermare, rappresentano risorse, umane e non solo, che in questo particolare momento è opportuno vengano destinate ad altri e più importanti compiti”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 09 marzo 2020 alle 18:30
Autore: Redazione TuttoBari
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