L'aria che si respira a Bari è pesante. Dopo l'ultimo deludente pareggio, il peggiore tra gli ultimi sei arrivati, anche Longo inizia ad interrogarsi. Le parole del mister adesso suonano come un campanello d'allarme. "Mai visti così tanti rimpianti", ha ammesso il tecnico biancorosso in conferenza stampa, sottolineando come la squadra stia attraversando un momento di crisi. Longo ha puntato il dito su diversi aspetti: la gestione approssimativa del doppio vantaggio, un possesso palla sterile e orizzontale che ha favorito l'avversario, scelte di gioco discutibili e un evidente calo di fiducia nei giocatori.
Tanti errori individuali e una gestione collettiva della partita decisamente carente. "Abbiamo sbagliato la gestione del doppio vantaggio", ha sottolineato, "un conto è mantenere il possesso palla cercando di andare in avanti, un altro conto è muovere la palla per far passare il tempo." Un errore di valutazione che, secondo Longo, ha permesso agli avversari di rientrare in partita e beffare i biancorossi.
Altro punto dolente è stato il possesso palla. "Abbiamo sbagliato anche in termini di possesso. Dovevamo continuare ad andare avanti e invece ci siamo tirati addosso l'avversario" ha ammesso Longo. Un gioco sterile e poco incisivo che non ha portato a creare occasioni da gol e ha favorito le ripartenze avversarie.
Ma adesso la preoccupazione dell'allenatore inizia ad andare oltre agli aspetti tattici. Il tecnico infatti ha parlato di un problema di fiducia, sottolineando come i giocatori stiano commettendo errori banali e non riescano a mantenere la concentrazione nei momenti cruciali della partita. "Perdere tempo a venti minuti dalla fine non va bene", ha affermato, "abbiamo sbagliato anche nei passaggi a Radunovic: gli abbiamo poggiato la palla sul piede debole almeno 4-5 volte e mostra poca lucidità".
I continui pareggi stanno minando il morale della squadra. È infatti soprattutto l'aspetto psicologico a preoccupare Longo. “I pareggi iniziano a diventare troppi ed è normale essere preoccupati", ha ammesso Longo, e ancora "sarebbe sbagliato se non lo fossimo, i limiti ci sono". Un peso psicologico che si fa sentire e che rischia di compromettere gli obiettivi stagionali.
“Non dobbiamo cercare alibi e scuse. Ognuno di noi deve prendersi le proprie responsabilità. Comunque ribadisco io sarò l'ultimo a mollare", ha dichiarato, volendo ribadire ancora una volta la sua determinazione nel risollevare la squadra. Un messaggio chiaro e diretto, quello del mister. Assumere le proprie responsabilità è il primo passo verso un cambio di rotta. E adesso toccherà a tutti dimostrare di essere all'altezza della situazione.
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