Domani, nella sfida contro la Paganese, il Bari andrà a caccia della quarta vittoria consecutiva per dare continuità al buon inizio di campionato. Il tecnico Michele Mignani, parlando quest'oggi nella consueta conferenza stampa della vigilia, ha presentato la sfida parlando del prossimo avversario: "Sono tutte partite difficili, la Paganese è una squadra ben allenata con giocatori esperti che hanno fatto anche le categorie superiori, uniti a giovani che danno entusiasmo. Per noi è troppo importante provare a dare continuità di risultati, questo è l'obiettivo di domani. La squadra non ha ancora raggiunto la massima espressione, ogni partita è una storia a sé, i fattori che hanno determinato questo inizio sono tanti. La continuità di lavoro e di idee ci può permettere di crescere ancora".

Sui margini di miglioramento: "Abbiamo concesso poco ma preso troppi gol per le occasioni lasciate agli avversari, oltre ad aver costruito più di quanto abbiamo concretizzato. Dubbi di formazione? Più della scorsa settimana, i ragazzi si allenano bene e continuano a darmi grattacapi. Speriamo di chiuderle prima e non aspettare la zampata finale".

Mignani parla di Antenucci: "Sta bene, noi consideriamo Mirco un valore assoluto anche se abbiamo alternative importanti. Dobbiamo essere bravi nel scegliere i primi undici e fare cambi giusti. Non mi sento solo, so che ho uno staff ed una società che mi aiuta, è molto importante per un allenatore".

Sulla gestione delle forze: "Sono ragazzi giovani ed allenati, spero sappiano reggere tre partite in settimane. Dopo quattro giornate probabilmente è il momento in cui la squadra sta meglio a livello fisico, ma questa situazione ci permette anche di fare valutazioni su chi ha giocato meno e tenere l'asticella alzata. Mi auguro che questa squadra abbia già la "stoffa da campione", ma è presto".

Su Simeri: "Avere una panchina con giocatori come lui, ma anche Paponi, Antenucci e Marras, ti porta diversi pensieri ma sono pensieri positivi. Io sono onesto e leale, facendo le scelte che devo fare. Gerarchie? Per me non ci sono, esistono solo titolari. Esiste anche la loro testa, ma proverò a farglielo capire".

Il tecnico parla della tensione: "La classifica non la guardo ora, ci penseremo a maggio. Io vivo l'entusiasmo del gruppo, ma non vedo motivo per eccessi di umore, abbiamo cominciato adesso".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 25 settembre 2021 alle 10:15
Autore: Raffaele Digirolamo
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