Tra i tantissimi appunti lasciati dalla gara vittoriosa con la Turris, l’ingresso in campo di Manuel Marras è uno di quelli da approfondire e contestualizzare allargando la visione a tutta l’avventura biancorossa dell’ex Livorno.

Arrivato con tantissime aspettative, lo scorso anno, nonostante i 7 gol caratterizzati da 3 doppiette, Marras ha alternato tantissimi bassi agli alti succitati. Complice un’idea tattica probabilmente poco congeniale al furetto ligure che spesso e volentieri peccava di assenza di lucidità nonostante le innegabili doti tecniche. Con l’arrivo di Mignani in queste prime 8 giornate si è visto totalmente un altro calciatore.

Impiegato principalmente come seconda punta, e non quindi come trequartista come inizialmente si poteva pensare, Marras ha avuto sempre impatti positivi quando chiamato in causa candidandosi a dodicesimo uomo di estrema qualità e di importantissima utilità tecnico-tattica. L’ingresso con la Turris parla da solo: una traversa colpita e due assist decisivi (per ulteriori due legni) nel giro di 10 minuti: con esplosività ed imprevedivilità Marras ha tagliato a fette le certezze dei Corallini e regalato al Bari linfa anche per il futuro prossimo.

Esentato da compiti di copertura costanti, che lo scorso anno vedevano Marras ripiegare costantemente sottraendogli lucidità, il 28enne sta mettendo in mostra tutte le qualità che in B l’avevano fatto emergere e che in C potrebbero annoverarlo a calciatore di categoria superiore. Non è un caso se Mignani, con attaccanti di ruolo a disposizione, abbia tirato fuori dalla panchina Marras per rilevare Simeri: la libertà di movimento abbinata alla libertà di dialogo ad altissimo coefficiente tecnico con Botta e D’Errico rende il Bari con Marras in campo una squadra rapida, imprevedibile ed atipica. A distanza di un anno, e in un’interpretazione diversa, alla fine è arrivato Marras!

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 15 ottobre 2021 alle 08:00
Autore: Alessio D'Errico
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