Nell'ambito della rubrica settimanale di TuttoBari Tangorra in...tackle, abbiamo intervistato l'ex calciatore del Bari Massimiliano Tangorra. Con l'ex biancorosso abbiamo parlato della gara persa dai galletti per 0-2 in casa contro la Reggiana.
Marino ha definito "imbarazzante" la prestazione contro la Reggiana
"Sulla prestazione non c'è bisogno di commentare, c'è poco da aggiungere a quello che ha già detto Marino. Secondo me questo rendimento è frutto della mancata trasparenza e comunicazione tra la proprietà e la piazza, la tifoseria. Non si può promettere e dare garanzie se poi nei fatti non viene dimostrato. Purtroppo le prestazioni sono frutto di queste situazioni. Con questo non voglio deresponsabilizzare i giocatori, che alla fine vanno in campo, però la causa è da addebitare alle scelte della dirigenza, probabilmente sbagliate, che si devono riconoscere oppure a questa mancanza di programmazione a cui io ho sempre fatto riferimento".
La situazione attuale
"C'è una squadra che ha dei limiti, il cambio tecnico non ha portato i risultati che ci si aspettava. Ciò dimostra, ancora una volta, che si volevano coprire gli errori fatti dalla proprietà nelle scelte dei giocatori. Sarebbe stato meglio chiarire fin dall'inizio che non si volesse attrezzare una rosa che potesse essere più competitiva di quella dello scorso anno. È questo il punto cruciale su cui si può discutere".
La contestazione dei tifosi
"I tifosi giustamente contestano, credo per questi punti che io adesso sto esaminando. La gente non vuole essere presa in giro, tutto qui. Questo accade in qualsiasi piazza. Dire le cose come stanno sin dall'inizio sarebbe stato meglio".
Marino adesso è in discussione?
"Purtroppo gli allenatori pagano la mancanza di risultati. Nessuno conosce il suo lavoro quotidiano o il rapporto che ha con i calciatori. Consideriamo che ci sono stati cambiamenti e nuovi arrivi che vanno messi insieme ed inseriti in un gruppo che già aveva delle problematiche. Non è un mestiere semplice, si guarda l'allenatore solo in funzione dei risultati, però è chiaro che il suo lavoro sia in discussione come è giusto che sia. Ma come è messo in discussione Marino, deve essere messo in discussione il lavoro di tutti, dal direttore sportivo alla proprietà stessa, che alla fine è quella che decide".
C'è il rischio di rimanere invischiati nella lotta ai playout?
"Secondo me quest'anno devono mettersi tutti in testa di dover mantenere la categoria, e dunque cambiare mentalità: non più parlando di playoff, acquisti, rinforzi e quant’altro, ma fare un passo indietro e ammettere che quest'anno bisogna salvarsi e giocare con la mentalità di una squadra che non deve retrocedere".
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