Nella consueta conferenza pre match, di ieri, Moreno Longo ha toccato diversi importanti temi. In primis ha parlato del prossimo avversario, la Cremonese, enunciando quali sono le contromisure e i suoi principi, mai velati sin dal primo giorno di ritiro.
"Io voglio una squadra che abbia coraggio e non mi piace speculare. Poi c’è quello che facciamo noi e quello che fanno gli altri. Noi siamo sempre curiosi di andare a scoprire su cosa possiamo fare e su cosa possiamo migliorare", ha affermato. Un solo principio, ma chiaro: coraggio e proposizione, a prescindere dall'avversario, dalle sue qualità e da quello che potrà fare.Ha poi aggiunto: "Con la Cremonese è una sfida difficile, ma mi interessa quello che faremo noi, cercando di andare con grande coraggio e grande intensità. Sappiamo che affronteremo una top e per fare risultato dobbiamo dare tutti il massimo”. Da queste parole si evince che il Bari è e deve essere lo specchio del suo condottiero: pochi dettami, ma chiari e costanti. Saper soffrire quando serve e saper fare la partita, a prescindere che si giochi in casa o fuori.
Un altro tema importante, toccato dall'ex Torino, è quello riguardante le attuali riserve, in particolare Manzari e Bellomo, giocatori verso cui non ha lesinato complimenti. “Ho grande stima di Bellomo. Ho trovato, prima del giocatore che conoscevo già, una persona di spessore all’interno dello spogliatoio e ho trovato una persona molto legata al Bari. Io ho parlato in modo chiaro con il giocatore: non lo abbandono e non lo farò perché lo reputo importante per questa squadra. In questo momento sta bene, ma ad ora ci servono delle caratteristiche diverse per come stiamo giocando", ha detto sul barese, evidenziando la sua importanza all'interno dello spogliatoio e il fatto che, in un campionato così lungo, tornerà sicuramente utile, in primis per la sua esperienza.Discorso simile l'ha fatto per Manzari: "Sono dispiaciuto per lui perché è un po’ penalizzato in questo momento. È un ragazzo molto serio che sta lavorando sodo e sta lavorando bene. Sono sicuro che possa trovare spazio perché mi sta facendo vedere sempre crescita, anche dal punto di vista della maturità”. Parole intense e forti verso un ragazzo che ha coronato il suo sogno, tornato nella squadra della sua città e che, inizialmente, sembrava al centro del progetto. I cambi tattici e i nuovi innesti l'hanno un po' penalizzato, ma Longo ha evidenziato come sia sempre sul pezzo e come stia crescendo, giorno dopo giorno.
Chiarezza, empatia e dettami tattici: Bari si gode il suo condottiero Longo, con la speranza che il positivo ruolino di marcia possa non interrompersi in Lombardia.
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