Come il Bari non era malato prima, allo stesso tempo adesso non ha risolto tutti i suoi problemi. Il risveglio odierno, in ogni caso, ha un sapore particolarmente dolce, perché i punti ottenuti superando in trasferta la Turris sono pesantissimi e mostrano una squadra viva, magari non perfetta ma in grado di gestire con lucidità i momenti delicati.

Del resto, prima di ogni cosa contava il successo: era un fattore fondamentale, sia per interrompere il filotto negativo che rischiava di generare malumori e preoccupazioni, sia per tenere a distanza un Catanzaro che appare particolarmente in palla. Vittoria doveva essere, dunque, e vittoria è stata, in una partita che può essere letta in vari modi. Perché non si può fare a meno di notare come la squadra di Mignani, in alcune fasi della gara, abbia peccato in lucidità: non solo perché, nel primo tempo e nel finale, ha concesso spazi alla Turris concedendo ai campani il terreno del palleggio, ma anche e soprattutto per i numerosi errori banali, con il quale si è rischiato quasi di regalare ai corallini una rete che avrebbe cambiato totalmente il corso dell'incontro.

Di positivo ci sono la quantità di occasioni create: ai punti la formazione di Mignani ha sicuramente meritato, perché è stata in grado di costruire di più e meglio rispetto ai campani, ma questa considerazione non può che portare a guardare l'altra faccia della medaglia, ovvero la poca concretezza in zona gol. Qui Walid Cheddira, pur man of the match grazie alla rete decisiva, è anche sul banco degli imputati, perché sui suoi piedi sono capitate due occasioni ghiottissime non capitalizzate. 

livello tattico, il Bari è parso più ordinato rispetto alle ultime uscite. La squadra è scesa in campo in una veste inusuale, cercando poco il palleggio e puntando maggiormente sulle verticalizzazioni, con Antenucci bravo a venire dentro il campo per ricevere il pallone e Mallamo intelligente nello spaziare per il campo alla Ruben Botta: così facendo la formazione è rimasta ben coperta in fase difensiva ed ha mantenuto i giusti equilibri, soprattutto grazie all'ottimo lavoro di interdizione svolto da Raffaele Bianco Mattia Maita.

Del resto, quello dei numerosi gol subiti è stato il vero tallone d'Achille dell'ultimo mese: risolverlo permetterebbe di inserire un altro grande tassello sulla strada che porta alla B.

Sezione: Copertina / Data: Mer 16 febbraio 2022 alle 09:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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