Sollevare una Coppa al cielo è un onore ed un onere che, nel calcio, spetta (quasi) sempre ai capitani. Sarà, dunque, Valerio Di Cesare ad alzare il trofeo che coronerà la splendida cavalcata del Bari, finalmente arrivato alla vittoria del famigerato girone C di Lega Pro, dopo anni di tentativi andati a vuoto.

Nella storia recente dei galletti, ci sono precedenti illustri in materia. L’ultimo, in ordine di tempo, risale al 2019, quando fu Franco Brienza a festeggiare la promozione dei biancorossi in Lega Pro innalzando il relativo riconoscimento per il trionfo del Bari in D. Stesso onore toccato, nell’ormai lontano 2009, a Jean Francois Gillet, chiamato a chiudere così l’epopea dei pugliesi con Conte in panchina, nell’ultima promozione dei baresi in serie A, ormai 12 anni fa.

Per risalire ancora di più nel tempo, non si può non ricordare il 21 maggio 1990, giorno dell’unica Coppa europea messa in bacheca nella storia del club, allora dei Matarrese. Quella sera, sotto il cielo di uno stadio “Della Vittoria” festante, i biancorossi ebbero la meglio sul Genoa nella finale di Mitropa Cup.

A sollevare il trofeo, in quell’occasione, fu Carlo Perrone, autore del gol decisivo, divenuto capitano dopo l’uscita dal campo dell’infortunato Terracenere. Erano out per problemi fisici, in quella circostanza, anche Giovanni Loseto, bandiera storica della compagine biancorossa, Pietro Maiellaro, Antonio Di Gennaro e Massimo Carrera.

Sezione: Copertina / Data: Mer 20 aprile 2022 alle 17:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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