Corrado Colombo, giocatore di grande duttilità tattica, sempre disposto al sacrificio, cinico sotto rete, ha lottato come un leone con la maglia del Bari, dando un importante contributo nella prima parte di stagione e per motivi tecnici in società hanno deciso di metterlo prima fuori rosa, poi usarlo con il contagocce nei minuti finali. Pertanto ad onor del vero, noi di TuttoBari.com ricordiamo alcuni suoi gol: il primo avveniva a Bari-Ascoli il 27/08/2008, quando Colombo da posizione ravvicinata batteva Taibi, portiere dell’Ascoli; la terza rete è un capolavoro, Colombo realizza la rete del momentaneo pareggio (la partita termina poi con la sconfitta di misura dei baresi), sorprende tre difensori irpini ed in rovesciata trafigge il portiere avversario, raccogliendo gli applausi dello stadio Partenio. Realizza anche un quarto gol, partendo dalla panchina, quando il Bari ha ottenuto già la promozione.Ecco l’intervista all’ex attaccante del Bari, Corrado Colombo, che attualmente gioca nell’Hellas Verona:
1) Quando si è deteriorato il tuo rapporto con Antonio Conte? Una volta recuperato dall’infortunio e ritrovata la miglior forma come hai vissuto la cavalcata trionfale del Bari, senza poter dare il tuo contributo?
Sono arrivato a Bari per scelta del tecnico. Inizialmente stavo giocando titolare, poi mi sono infortunato, ritrovandomi fuori rosa inspiegabilmente. Successivamente, ho rilasciato delle dichiarazioni, circa il mio scarso utilizzo e sul mio accantonamento improvviso. Nonostante avessi esternato solo il mio disappunto, ciò è stato frainteso e non digerito dal tecnico, il quale con il placet del direttore sportivo hanno deciso senza appello che non rientravo più nei piani. Sono andato avanti grazie al dott. Boggia (il preparatore) e la mia volontà di non mollare; una volta smaltito i postumi dell’infortunio, ho acquisito un notevole stato di forma, senza mai essere preso in considerazione neanche a risultato acquisito o quando altri attaccanti non erano al top o s’infortunavano. Altra cosa non indifferente che ho pagato a caro prezzo, è il mio rapporto straordinario con i tifosi; sono sicuro che il mister purtroppo, da persona molto orgogliosa quale è, non sopportava questa situazione…
2)Oggi (ieri) la Gazzetta dello sport ha pubblicato un’inchiesta sugli stipendi di tutti i giocatori della Serie A. Un tuo ex compagno di squadra Rey Volpato, ha rifiutato il posto da titolare a Crotone, preferendo percepire 400mila euro annui e rimanere fuori rosa nel Bari. Tu invece hai optato per una scelta diversa, scendendo in Lega Pro e riducendoti l’ingaggio e con la voglia di rimetterti in gioco.
Questo è il calcio, sono scelte e pertanto vanno rispettate. Io personalmente, piuttosto smetto di giocare a calcio, se devo stare fermo e incassare lo stipendio, ma ripeto, non condanno chi agisce diversamente. Se devo essere sincero ammetto che ero stato ricercato da società che lottavano per la salvezza e zona tranquillità, nella serie cadetta; tuttavia, ho preferito scegliere Verona perché mi è stato presentato un progetto ambizioso dalla società, ed a me piace giocare dove almeno si prova a vincere, a lottare per qualcosa che ti dà grandi stimoli.
3)Che emozioni hai provato lo scorso anno a Livorno-Bari, quando eri nel settore ospite con gli Ultras Bari?
Incredibili, ho vissuto emozioni davvero uniche. Amo Bari e i baresi. Quella partita, ero già stato messo fuori rosa, ho scelto di fare il tifoso ed andare in trasferta con gli ultras. Ho avuto una grandissima accoglienza e affetto dai tifosi presenti, ho cantato assieme agli ultras tutta la partita, incessantemente, e mi sono sentito uno di loro. La loro passione è qualcosa di viscerale, il loro grande attaccamento alla maglia rimarrà per sempre nel mio cuore. Sono diventato in un anno tifoso del Bari, ma mi basta per restarlo per sempre .
4)Ritieni che saresti stato all’altezza di giocare nel Bari di Ventura, allenatore con il quale hai già giocato? Che tipo di stagione credi potranno disputare i tuoi ex compagni?
Sicuramente sì, ma non è stato proprio possibile perché il direttore sportivo aveva deciso di vendermi. Ventura è un buon tecnico, farà senz’altro bene, ma ha avallato la scelta societaria, quindi non ho potuto che prendere la decisone di lasciare Bari a malincuore… La forza del Bari dello scorso anno è stata il gruppo, c’era grande intesa, compattezza e fame di vittorie. Credo che se il Bari manterrà quel tipo di determinazione ha tutte le carte in regole per salvarsi, certo verranno momenti duri, ma ha giocatori che sapranno affrontare al meglio tali situazioni, grazie anche al grande pubblico che non li abbandona mai.
5) Quale è il tuo obiettivo stagionale e cosa ti senti di dire ai tuoi nuovi tifosi?
Sono uno che lotta col cuore, a Bari ho segnato solo quattro gol, ma ho lottato sempre. Poi molto dipende anche dalla posizione che decide il tecnico, ma i tifosi dell’Hellas, possono essere sicuri del mio rendimento. Posso aggiungere questo, a Bari, ho lasciato tanti amici e ricevuto tantissimi attestati di stima dalla gente che aveva avuto modo di vedermi all’opera sul campo. Sono qui per far gol e aiutare la squadra a raggiungere l’obiettivo, richiesto dalla società.
Ne approfitto per un ulteriore saluto ai tutti i tifosi che mi hanno fatto sentire a casa. Sono stato benissimo assieme alla mia famiglia. A Bari lascio molti amici e tanti ricordi che rimarranno indelebili. Un abbraccio ideale a tutti i tifosi del Bari, ai quali auguro presto di levarsi le soddisfazioni che aspettano da tanti anni.
La Redazione di Tuttobari.com ringrazia Corrado Colombo per la gentile collaborazione nell’aver rilasciato l’intervista, augurandogli un grande in bocca al lupo per la sua nuova stagione.
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