Dopo settimane di attesa, quest'oggi il Bari ha annunciato ufficialmente un nuovo acquisto. Si tratta di Giuseppe Sibilli, un profilo che fino a qualche giorno fa nessuno avrebbe immaginato. Abbiamo così provato a ricostruire l'operazione che ha portato il ragazzo il ragazzo in biancorosso. Stando a quanto rilevato dalla nostra operazione, c'erano già stati alcuni approcci con l'entourage del ragazzo nei mesi scorsi, senza però affondare il colpo.
In questi giorni, invece, il Bari ha approfondito la situazione, riscontrando non solo la volontà del giocatore, estremamente affascinato e motivato nel scendere in campo davanti alla cornice di pubblico del 'San Nicola' ma anche compreso che le condizioni economiche e strutturali del trasferimento rientravano nei parametri. A quel punto è bastato davvero poco per trovare la quadra e definire un'operazione di assoluto valore per la categoria. Nell'accordo non c'è però alcun obbligo condizionato, nemmeno in caso di promozione in Serie A, solo un diritto da esercitare o meno al termine della prossima stagione. A Pisa nel precampionato il classe '96 era sempre stato considerato una prima scelta dal nuovo mister Aquilani (titolare nelle ultime due amichevoli con Fiorenzuola e Como) ma l'arrivo di D'Alessandro e le richieste sul mercato (Palermo e soprattutto Venezia, club superato dal Bari nelle preferenze di Sibilli) hanno ribaltato la situazione.
Sibilli è, infatti, un giocatore estremamente valido per Polito, stregato anche dalla sua duttilità, che gli permette di giostrare in tutti i ruoli del tridente offensivo adottato da mister Mignani e partner ideale per i compagni. Un netto salto di qualità rispetto alle attese, in un reparto in cui oltre il centravanti bravo ad attaccare la profondità (Diaw), si cercava un un elemento (magari giovane) capace di partire dalla corsia di destra ed accentrarsi. Sibilli va oltre tutto questo, un giocatore sicuramente più pronto, completo e che ricopre anche quelle caratteristiche. Davanti però non si possono escludere altre operazioni (oltre il già citato Diaw), dunque l'ipotesi under rimane viva, a patto di una congeniale occasione di mercato.
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