Alfredo Pedullà, penna della Gazzetta dello Sport e volto cardine di Sportitalia, è uno dei maggiori esperti di calciomercato. Giornalista con un vasto curriculum, è anche uno dei massimi conoscitori della Serie B. TuttoBari.com lo ha interpellato per avere un'analisi su quella che potrebbe essere la prossima stagione in cadetteria: "Mi aspetto il campionato più difficile forse della storia della Serie B. Quello di quest'anno è già molto competitivo, ma quello dell'anno prossimo sarà ancora più complicato. Basta fare due conti. Dalla Serie A scenderà qualche big: tre tra Salernitana, Venezia, Genoa, Cagliari e Sampdoria. I granata con la nuova proprietà e per quello che hanno investito a gennaio, in B investirebbero ancora di più per ritornare su. Il Venezia anche ha una proprietà molto forte. Poi ci sono le deluse come ad esempio il Parma, che con la proprietà americana ha investito e fatto male".

Che ruolo potrà avere il Bari nella prossimo campionato?. Questa la risposta di Pedullà: "Mi aspetto un Bari competitivo e che giochi per vincere. Una squadra che non si ponga limiti. La famiglia De Laurentiis è ambiziosa. Quando l'ha presa nel 2018 era normale che ci si aspettasse che avrebbe lottato per la A nel breve periodo. Mi aspetto un campionato da primi otto posti. Non è per alzare l'asticella, ma è un discorso che rientra nella logica dell'autorevolezza della proprietà. Mi aspetto anche uno zoccolo duro di tifoseria, che in questi anni è stata sempre straordinaria. Bari è un serbatoio incredibile del calcio italiano e lo dimostreranno con gli abbonamenti. Facendo tre risultati utili consecutivi ci sarebbero 25.000 spettatori allo stadio". 

Pedullà ha anche analizzato la stagione del Bari culminata con l'agognata promozione: "È stato fatto un lavoro importante. La Serie C, ex aequo con la Serie B, la ritengo il campionato più difficile del mondo. La società ha scelto le persone giuste, puntando su uno zoccolo duro dovuto agli investimenti fatti in questi anni. Va ricordato, infatti, che i De Laurentiis hanno investito parecchio. Ci sono società che in Lega Pro ci sono rimaste anche 8-10 anni, ad esempio il Benevento di Vigorito. Sicuramente, quindi, la scelta degli uomini è stata fondamentale, ma anche dovuta al fatto che la proprietà abbia continuato ad investire".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 14 aprile 2022 alle 15:00
Autore: Claudio Mele
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