Nel giorno in cui, alla luce del focolaio Covid nelle file della Virtus Verona, potrebbe essere rivoluzionato il calendario dei playoff, il Bari guarda già alla sfida con il Foggia. Uno dei match certamente più sentiti, tra quelli che potevano capitare ai galletti. I satanelli, insieme a molte compagini di altri gironi, hanno superato il primo turno vincendo in trasferta, e dimostrando che, a causa della pandemia, il fattore campo di fatto in questi spareggi non esiste.

L’unico vero vantaggio al quale appigliarsi, per gli uomini di Auteri, è quello della possibilità di passare oltre l’ostacolo anche con un pareggio. Perdere il derby ed uscire subito dalla corsa per la B sarebbe, sportivamente, una sciagura. Al di là delle possibili variazioni tattiche, alle quali sta pensando il tecnico di Floridia, conterà molto lo spirito con il quale la squadra scenderà in campo.

In questo, i rossoneri, partiti tra mille difficoltà ad inizio campionato, con una girandola di allenatori ed un cambio di proprietà, e finiti noni in classifica con il ragguardevole bottino di 51 punti, possono essere un esempio. Marchionni ed i suoi, espugnando Catania, si sono guadagnati un derby che non era per nulla scontato. E verranno al San Nicola con la testa libera, sapendo di giocarsi una chance importante, senza avere nulla da perdere.

Stato d’animo ben diverso dai biancorossi, che hanno certamente più esperienza ed un tasso tecnico maggiore degli avversari, ma anche il fardello di dover portare questi colori, quantomeno, alla finale per la B. Ogni risultato inferiore a quello dell’anno scorso, quando i ragazzi di Vivarini si fermarono solo nell’ultimo atto, davanti alla velocità del reggiano Kargbo, sarebbe considerato un fallimento. E porterebbe, senza dubbio, ad una nuova rivoluzione, dopo quella che, a quel punto, sarebbe da catalogare come l’annata peggiore della gestione De Laurentiis.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 10 maggio 2021 alle 13:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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