La rincorsa alla capolista Reggina sta confermando sempre di più quanto è difficile riuscire a vincere un campionato. Tante variabili e imprevisti da considerare, a prescindere dalla categoria. Nella passata stagione in Serie D la squadra ha centrato l'obiettivo anche grazie alla presenza di un gruppo saldo e coeso. Anche chi non è riuscito a trovare spazio in campo ha cercato di vivere l'avventura nel migliore dei modi. Questo è il caso di Andrea Bellussi, secondo portiere di Marfella da gennaio in poi. Il classe '98, intercettato in esclusiva dai nostri microfoni, ha così parlato dell'esperienza in biancorosso: "E' stata l'esperienza calcistica e formativa più grande che ho vissuto, nonostante non sia riuscito ad esordire, mi ha permesso di crescere tanto sotto tutti i punti di vista. La porto dentro di me con grande orgoglio. Vincere campionato ma anche affrontare momenti difficili, è sempre bello ricordare quei momenti, sono ricordi fantastici. Ho avuto modo di conoscere gente di grande livello ed esperienza come Di Cesare e Floriano. A Bari c'è una mentalità completamente diversa, una mentalità vincente. Spero di poter scendere per vedere qualche partita. Sono rimasto molto legato, mi farebbe un enorme piacere".
Grande elogi, inoltre, nei confronti della tifoseria: "Sono imparagonabili, tra i fattori che ci hanno fatto vincere il campionato. Soprattutto in casa erano il 12esimo uomo. Attaccamento e genuinità impressionanti, la gente vive la settimana aspettando di andare la domenica allo stadio. Non so in quanti farebbero lo stesso, loro lo hanno fatto anche in D, che era ancora più difficile. Sono unici, tra i migliori in Italia. I tifosi fanno sentire i giocatori parte di una grande famiglia, mi sono sentito trattato come un re, ho percepito il loro amore. Bari merita la A, anche la B starebbe stretta. Il mio cuore rimarrà biancorosso, spero sia solo un arrivederci il mio".
Sugli ex compagni: "Vivevo in convitto con altri ragazzi. Si è creato un bel gruppo, ci sentiamo spesso, soprattutto con Aloisi, Piovanello, Mutti e Nannini. Con Davide (Marfella) ho un buon rapporto, avevo davanti un portiere di grande qualità e molto forte. Anche se ero un anno più grande, ho imparato molto. Meritava la maglia da titolare. Ha una grande strada davanti, crescerà ancora, non ho dubbi. Ha dimostrato grandi cose, anche quest'anno nelle tre partite in cui stato chiamato in causa".
Bellussi ha poi spiegato il radicale cambiamento affrontato nei mesi scorsi: "Ho fatto una scelta atipica per la mia età. Ho iniziato a fare il preparatore dei portieri nelle giovanili del Genoa, il club dove sono cresciuto. Mi occupo dell'under 18 anche se mi muovo anche con le altre selezioni. Ho preso il patentino Uefa C. Sto anche studiando Scienze Motorie indirizzo calcio. Avevo comunque deciso di smettere con il calcio giocato per ragioni personali ma volevo però comunque rimanere in questo mondo. Grazie ai buoni rapporti con il responsabile del settore giovanile del Genoa, mi è stata proposta questa possibilità. Sono felicissimo della scelta, anche se inizialmente ero scettico, ci ho riflettuto tanto. Mi sono calato bene in questa dimensione, spero possa diventare il mio futuro. Ora a Bari c'è Maurantonio, un grandissimo preparatore, al quale devo tanto. Magari un giorno diventerò un suo allievo".
Pensiero finale sull'attuale campionato della formazione biancorossa: "Sto seguendo il Bari, purtroppo nell'ultimo turno si è allungata la distanza dalla Reggina. La Lega Pro è un campionato difficilissimo. Se non dovesse riuscire a vincerlo, ha comunque ottime possibilità di salire tramite playoff. Me lo auguro perchè se lo merita. Il Bari è la squadra più forte, ci sono dei nomi di altre categorie come Antenucci e Laribi, che si sono calati benissimo. Peccato per quei punti persi ad inizio stagione, magari ora poteva essere diverso. Con Vivarini non c'è stata ancora una sconfitta, sta lavorando benissimo. Nella disgrazia del fallimento, c'è stata la fortuna dell'arrivo di De Laurentiis con un progetto serissimo. Lo dimostra in tutto, dagli acquisti alla gestione. Una società solidità aiuta la squadra".
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