Bari, una delle città che più pulsa di passione calcistica. Un legame indissolubile quello tra i tifosi biancorossi ed i giocatori della propria terra. E quando un calciatore barese indossa la maglia biancorossa e segna sotto la Curva Nord, l'emozione è indescrivibile. È come assistere ad un rito di passaggio, un momento in cui il sogno di un bambino diventa realtà.

Nunzio Lella, centrocampista santermano, è solo l’ultimo barese in ordine cronologico ad aver vissuto questa emozione indimenticabile con la maglia del Bari. Il gol segnato contro il Mantova, “è stato veramente un sogno, in curva ci sono anche i miei amici, è stato veramente bello” come detto da lui in conferenza stampa. Lella, nato e cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Bari, conosce benissimo il peso e l’orgoglio nell’indossare la maglia biancorossa. La sua esultanza, con una mano sul cuore, è lo specchio di un legame profondo con la città.

Ma se parliamo di esultanze indimenticabili sotto la Nord, non possiamo non citare Antonio Cassano. Ricordiamo quel 18 dicembre 1999, il giorno in cui il “Fantantonio” regalò ai tifosi un gol che valse la vittoria finale contro l'Inter. "Secondo me quello che sta provando Cassano in questo momento non lo può spiegare neanche lui”, quello che disse Caressa mentre Cassano correva sotto la Nord, che esplodeva di gioia, per festeggiare con la sua patria. E infatti, è difficile trovare le parole per descrivere l'emozione di un calciatore barese che festeggia un gol così importante con la propria gente.

E poi c’è Nicola Bellomo, un altro figlio di Bari Vecchia che ha sempre portato nel suo cuore i colori biancorossi. Proprio lui, che in un Bari-Venezia (1 marzo 2023), dopo aver segnato il gol vittoria, ha riproposto una delle esultanze più iconiche della Curva Nord: il trenino.

C'è un filo conduttore che lega queste esultanze ai tifosi: il senso di appartenenza. Sono l'espressione di un legame profondo, di un'identità condivisa. Sono la dimostrazione che quando un calciatore barese segna sotto la Nord, non festeggia solo un successo personale, ma celebra l'amore per la sua città, per la sua gente. È l'orgoglio di essere baresi, di indossare la maglia della propria terra al San Nicola e di farla esultare. È la consapevolezza di rappresentare una comunità intera, di portare sulle spalle le speranze e le passioni di migliaia di tifosi. Perché, essere barese ed essere calciatore del Bari, è qualcosa di speciale.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 17 settembre 2024 alle 18:00
Autore: Martina Michea
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