L’estate è iniziata, i tifosi sono già in attesa. L’ultima stagione si è chiusa tra rimpianti e disillusione, ma il tempo di voltare pagina è arrivato. E la piazza, come ogni anno, guarda al calciomercato con un misto di speranza e preoccupazione. Quando arriverà il primo colpo? Chi sarà il primo nome nuovo da accogliere? Intanto, il silenzio continua.

Dodici mesi fa, l’estate del Bari partì ufficialmente il 5 luglio 2024, con l’arrivo in prestito dalla Fiorentina del giovane Costantino Favasuli, centrocampista alla sua seconda esperienza in cadetteria dopo la Ternana. Pochi giorni dopo, l'11 luglio, arrivarono i prestiti di Lorenzo Sgarbi, attaccante,  Obaretin, terzino sinistro, e Coli Saco, centrocampista. Tre giovani con un denominatore comune: tutti arrivavano in prestito dal Napoli, con l’intento di rinforzare il Bari senza intaccare troppo i conti.

Un segnale chiaro di continuità nella strategia societaria: valorizzare profili in orbita azzurra, spesso più per necessità di equilibrio economico che per una visione sportiva precisa. Ma oggi, mentre ci si avvia alla stagione 2025-26, quella formula non scalda più. Serve un cambio di passo, una scossa che ancora non si vede.

L’attesa di questi giorni è carica di interrogativi. C’è un nuovo allenatore, un nuovo progetto da costruire. I margini di manovra sembrano esserci, ma il primo segnale concreto ancora non arriva. E la sensazione – palpabile – è che serva molto di più di qualche prestito per riaccendere la passione e restituire fiducia a una tifoseria che ha già dato tanto.

Il mercato non è solo questione di nomi, è anche comunicazione, impulso, visione. E a Bari manca tutto questo da troppo tempo. L’auspicio è che non si debba aspettare ancora fino al 5 luglio per vedere il primo volto nuovo. Perché più passa il tempo, più l’attesa rischia di diventare diffidenza.

E questa volta, il Bari non può sbagliare l’inizio.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 22 giugno 2025 alle 15:00
Autore: Enrico Scoccimarro
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