Salvo imprevisti, il futuro del Bari si deciderà ai playoff. Una competizione che però presenta molte incognite, tra cui la lunga assenza dal rettangolo di gioco dei biancorossi. Sarà fondamentale la preparazione atletica che gli uomini di mister Vivarini andranno a svolgere, che dovrà mirare ad ottenere il massimo risultato nel minor tempo possibile.

A tal proposito è intervenuto ai nostri microfoni Duccio Curione, esperto preparatore atletico e che ha anche lavorato nel Bari qualche anno fa: "E' una situazione anomala, perché a differenza delle preparazioni tradizionali estive, qui si viene da un periodo di totale inattività. E' vero che i giocatori hanno ricevuto un protocollo di allenamento dallo staff tecnico, ma è anche vero che finora hanno lavorato in maniera statica, da fermi in casa, e poi con un lavoro individuale atletico, riattivando da un punto di vista organico la loro condizione fisica. I tempi tecnici ci sono per rimettere benzina nelle gambe".

Curione spiega nel dettaglio quella che dovrebbe essere la preparazione adatta: "Si dividerà in tre fasi, a prescindere dai tempi: la prima è di rodaggio, perché venendo da un periodo di inattività occorre che i calciatori vengano gradualmente risvegliati da un punto di vista fisico; la seconda è di potenza aerobica, all'interno della quale i calciatori verranno sottoposti ad uno sforzo maggiore; nell'ultima bisognerà velocizzare e rendere più reattivi i calciatori in vista della prima partita da giocare. Questa preparazione si differenzierà da qualsiasi altra preparazione atletica per una particolarità: non saranno previste amichevoli. Questo è un problema serio, perché per raggiungere uno stato di condizione ottimale occorro acquisire il ritmo partita, che te lo dà la partita. Fare una partita in famiglia non è la stessa cosa, però è un problema che tocca tutti. Non si potrà pretendere che il Bari sia al cento per cento delle proprie performance già alla prima partita. La migliore condizione la si acquisirà man mano che che la squadra giocherà".

Tante anche le incognite, come sottolinea Curione: "Giocando d'estate ci sarà un tasso d'umidità più elevato rispetto alle partite normali e anche ovviamente una temperatura più alta, questo anche se si giocasse di sera. Un'altra problematica che può presentarsi è il rischio infortuni. Il fisico del calciatore è una macchina, che è stata troppo tempo ferma. Andare a fare a delle attività di alta intensità può portare ad un rischio infortuni. Ci tengo a precisare che il Bari ha uno staff tecnico di primo livello, che tutte queste variabili le prenderà in considerazioni e che quindi calibrerà il carico dei lavori, evitando così infortuni e nei limiti del possibile permettendo al calciatore di raggiungere il massimo della propria condizione. Inoltre va ricordato che i calciatori non toccano il pallone da troppo tempo, quindi bisognerà cercare di utilizzare delle metodiche di allenamento di tipo organico, ma con il pallone".

Quanto influiranno i fisici dei calciatori? Curione spiega: "Il preparatore atletico conosce il fisico di ogni atleta. Al giorno oggi le sedute di allenamento sono individualizzate in base alle caratteristiche di ogni calciatore. Giocatori che hanno un'età come Antenucci o Di Cesare verranno sottoposti a dei lavori diversi rispetto qualche compagno più giovane, che è meno sollecitato ad eventuali infortuni. Però non va dimenticato che il Bari ha giocatori di esperienza, che è un vantaggio e non un svantaggio. Giocatori che conoscono il proprio fisico sanno autocontrollarsi. Ritengo per questo il Bari la favorita, essendo la più attrezzata. A differenza di altre società, il Bari ha messo in condizione i giocatori di allenarsi durante il lockdown, non abbandonandoli. Con grande professionalità si è monitorato tutto: allenamento e alimentazione. Questo penso sarà un vantaggio, oltre che bisognerà lavorare bene in questa fase". 

Sezione: Esclusive / Data: Gio 04 giugno 2020 alle 13:00
Autore: Claudio Mele
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