La sfida nella sfida, riguarderà il centrocampo. La Reggina in particolare, ha una batteria di centrocampisti molto validi tecnicamente; ciò ha determinato nella maggior parte delle partite fin qui disputate, una padronanza totale del gioco. Possesso palla e verticalizzazioni sono le regole imposte dal mister Domenico Toscano. Questo modo di giocare ha determinato risultati rotondi, oltre all'invidiabile record (condiviso con il Cittadella) di ben undidici vittorie consecutive e il miglior attacco dell'intera serie C. Si segnalano per la loro intercambiabilità, in particolare, Sounas e Bellomo: uno dei due parte dalla panchina per subentrare a partita in corso, soprattutto nelle partite più difficili. In altre, contro avversari modesti partono titolari, dando una spiccata impronta offensiva alla manovra.

Inoltre brillano anche per gli inserimenti in zona goal: quattro goal per l'ex barese Bellomo, due per il greco Sounas, ex calciatore del Monopoli. Tessitore del gioco e raccordo tra i reparti è De Rose. Duttile in entrambe le fasi, rappresenta la colonna portante della squadra. Allievo di Auteri, culture del 3-4-3, si è calato perfettamente nel centrocampo a cinque amaranto.

Il direttore sportivo Taibi ha puntellato la rosa nel corso della stagione: sono stati aggregati Mastour e Nielsen. Il primo promessa del vivaio Milan, con poche presenze fin qui da professionista ma star dei social, clamorosi alcuni suoi video. Il secondo, danese con apparizioni recenti nelle coppe europee, è un mediano di sacrificio che abbina corsa e qualità; molto spesso non disdegna inserimenti in attacco: prolifica la sua stagione a Pescara agli ordini di Zeman nella stagione 2011/2012. Infine da non sottovalutare Rigoberto Rivas, vivaio Inter, che entra in gara disimpegnandosi da trequartista.

Il Bari dal canto suo, non ha tutta questa abbondanza di calciatori tecnici se non si esclude il nuovo arrivo Karim Laribi, già incisivo nella partita interna vinta contro la Sicula Leonzio. Buoni gli scambi di gioco con gli attaccanti, sempre spina nel fianco della difesa avversaria. Nel prosieguo della stagione sarà lui ad accendere la luce, e a dover innescare le due punte Antenucci e Simeri.

Il resto del centrocampo del Bari (fatta eccezione per le geometrie di Schiavone) è perlopiù muscolare, portato più ad un gioco maschio che tecnico.

Colui che avrebbe dovuto illuminare le trame offensive della squadra di Vivarini fin qui non ha pienamente convinto: Terrani. L'ex Perugia non si è calato perfettamente nella parte affidata dal mister abruzzese; dal trequartista sono giunte poche segnature.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 24 gennaio 2020 alle 15:00
Autore: Nicola Annese
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