"Non potrò mai considerarlo un mio avversario": sono queste la parole utilizzate da Vincenzo Vivarini per anticipare la partita di domenica contro il Teramo, squadra in cui il tecnico ha vissuto una delle esperienze più belle della sua carriera. Era il 2014/15 e l'attuale allenatore del Bari riuscì a condurre la società sino alla promozione in quella Serie B poi non disputata per illeciti sportivi. La formazione abruzzese, però, ha saputo reggere al colpo ed al momento è settima in classifica, pienamente in corsa per i play-off.

La stagione dei biancorossi, però, non è iniziata sotto una stella positiva: nelle prime due gare di campionato, contro Catanzaro ed Avellino, sono arrivate due pesanti sconfitte, che hanno preceduto la prima gioia centrata contro la Cavese. Dalle parti di Teramo, però, nessuno si è dato per vinto: la formazione biancorossa è riuscita a rialzarsi in fretta, vivendo un vero e proprio momento d'oro a cavallo fra la fine di ottobre e l'inizio di novembre. A bottino, infatti, sono arrivati quattro successi di fila (al quale va aggiunto un altro in Coppa Italia) che hanno rilanciato le ambizioni del club allenato da Tedino. 

È dalla linea mediana che proviene la minaccia principale per la formazione barese, dato che il capocannoniere dei prossimi avversari è centrocampista Francesco Bombagi, che ha bucato la porta avversaria in cinque occasioni. A seguirlo in questa graduatoria gli attaccanti Simone Magnaghi e Pietro Cianci, rispettivamente con quattro e due gol a testa. 

L'illusione della B è durata solamente un estate, poi la giustizia sportiva ha spento i sogni del Teramo, tornata in C, massimo campionato disputato dagli abruzzesi. In terza serie i biancorossi hanno disputato ventiquattro stagioni, debuttando nel lontano 1939. 

Allo stadio San Nicola la squadra di Bruno Tedino schiererà uno dei due moduli utilizzati sino ad ora, il 4-3-2-1 o il 4-3-1-2.

Sezione: Prossimo Avversario / Data: Gio 21 novembre 2019 alle 19:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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