"Piccola città, vecchi cortili, sogni e dei primaverili, rime e fedi giovanili, bimbe ora vecchie". Con queste parole, con Piccola città, nel 1972 Francesco Guccini parlava di Modena, città in cui ha vissuto in giovinezza. Proprio lì, oggi, per il Bari di sogni primaverili non ce ne sono più. 

Durante la sosta per le Nazionali, qualcuno aveva parlato ancora di obiettivo play-off, in modo evidentemente inopportuno. Il Bari, ora, si trova a fare i conti con una classifica che è davvero più che mai preoccupante: appena uno il punto di margine sulla zona play out e gli scenari potrebbero peggiorare ulteriormente in base al risultato della Ternana contro la Sampdoria a Marassi.

Inutile girarci intorno: il punto portato a casa a Modena sa di occasione sprecata per mettere una minima distanza di sicurezza sulla zona rossa. Il calendario delle ultime sette partite è proibitivo: Cremonese, Como e a Parma non sembrano essere avversari contendibili per questo Bari. Alcune scelte, poi, non sembrano trasmettere grande lucidità: difficile comprendere il cambio di Sibilli a fine primo tempo, così come l'ingresso con conseguente sostituzione di Colangiuli. 

Una situazione da far tremare le ginocchia e le caviglie. In queste ultime 7 partite i giocatori dovranno tirare fuori tutto - se c'è ancora qualcosa - ed evitare l'ennesima tragedia sportiva della storia recente biancorossa. Alla fine di tutto occorrerà tirare una linea e azzerare tutto. 

Sezione: Copertina / Data: Lun 01 aprile 2024 alle 20:00
Autore: Antonio Testini
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