Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Il derby di Bisceglie, deciso da una gran giocata di Antenucci a cinque giri di lancette dal termine del match, tuttavia, non lascia segnali incoraggianti ai tifosi baresi. Complice il successo della Ternana sul campo della Juve Stabia, regolata con un secco 3-0. Al di là dei 3 punti, infatti, quello odierno è un giro di boa decisamente gramo per il Bari, giunto a metà del proprio campionato.

Rispetto alle speranze che caratterizzavano il nuovo corso dei galletti, con Auteri in panchina, il fatto di trovarsi, a questo punto, a -8 dalla capolista  raffredda decisamente i sentimenti di una piazza esigente come quella barese, già costretta a guardare da lontano le gare dei propri beniamini, a causa del Covid.

La partita di oggi è un po’ lo specchio del girone d’andata del club dei De Laurentiis. Anche stavolta, come in altre occasioni, si è vista una squadra con un tasso tecnico decisamente superiore agli avversari, di tutt’altro livello rispetto alla media della Lega Pro. Ma, senza la voglia di lottare su ogni pallone, è difficile fare risultato, in queste categorie. E l’agonismo che ha caratterizzato la prova di un umile Bisceglie è bastato ad arginare per lunghi tratti profili importanti come Marras e, fino al gol, Antenucci. Poco o nulla, a livello di occasioni, fino all’ultimo quarto d’ora di partita.

Stavolta, non si può invocare nemmeno la sfortuna, che altre volte ha girato le spalle ai biancorossi. Ed a giustificare una prestazione scialba non bastano neanche le assenze di 4 pedine fondamentali come Di Cesare, Maita, Celiento e Ciofani. La prima della classe, intanto, prosegue il suo cammino. E se il Bari non vuole mollare troppo presto, e credere in una rimonta che porti a lottare fino all’ultimo per il primo posto, deve imparare ad avere una cattiveria agonistica molto maggiore di quella fatta vedere questo pomeriggio.

Sezione: Copertina / Data: Dom 17 gennaio 2021 alle 19:50
Autore: Giovanni Gaudenzi
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