Antonio Bellavista è nella top five dei giocatori biancorossi per presenze con la maglia del Bari, con 271 gettoni in carriera con la squadra della sua città tra A e B. Il quarantaquattrenne, seppur si sia allontanato dal mondo del calcio, resta un grande tifoso dei galletti. Intervistato da TuttoBari.com, Bellavista ha lodato la figura di Ciro Polito: "È un uomo dal grande profilo, un bel direttore sportivo. Mi piace come ragiona e lavora. È molto schietto, sincero, leale. Ho grossa fiducia di Polito e della sua persona, oltre che del suo operato. Conoscendo le ambizioni dei De Laurentiis, credo che faranno una grande squadra che punti a vincere il campionato fin da subito".

Tanti addetti ai lavori reputano il prossimo campionato una A2. Per Bellavista, che ha vissuto tanti campionati di B con la maglia del Bari, questo paragone non regge: "Quest'anno è stato un bel campionato, basta vedere la gara tra Pisa e Monza. È sicuramente una competizione molto avvincente. Come valori e qualità, però, la Serie B di quando giocavo io non è paragonabile per nulla a questa attuale". 

Chi è il Bellavista del Bari? L'ex centrocampista vota Maita: "Mi piace molto, un bel giocatore. Non so se potrà fare la mia carriera, ma sicuramente gli auguro di fare ancora meglio".

Come noto, Bellavista venne coinvolto nello scandalo calcio-scommesse nel 2011, finendo per essere squalificato dalla giustizia sportiva. Il processo penale, però, ha portato all'assoluzione ed all’estinzione dei reati contestati per intervenuta prescrizione, come ammesso dall'ex centrocampista: "A Bari non sono mai stato indagato perché organizzassi chissà quale evento, ma solo perché mi reputavano persona a conoscenza dei fatti. Non ho mai commesso alcun illecito con la maglia del Bari. Chiarita la mia posizione, a Bari sono stato stralciato dal processo come si evince dal mio casellario giudiziario. Sono totalmente estraneo ai fatti, senza condanne. Stesso dicasi per Cremona, dove tutto è finito in prescrizione".

Resta però un profondo rammarico per essere tacciato colpevole: "È una cosa che proprio non riesco a capire. Sarei colpevole di cosa? Perché il tifo barese ce l'ha con me? Se ho chiarito la mia posizione con chi di dovere, perché ancora c'è chi mi vede come un colpevole? Io non sono mai venuto meno ai colori biancorossi. Ho sempre onorato la maglia e i valori. Il mio rammarico è che non sono libero di andare allo stadio. Vorrei andare, potrei andare. Però evito, per ovvi motivi".

Sezione: Esclusive / Data: Mar 31 maggio 2022 alle 08:00
Autore: Claudio Mele
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