L’arrivo al Bari, un po’ a sorpresa, dello svincolato centravanti Damir Ceter, l’anno scorso al Cagliari, ha acceso la curiosità della piazza sulle caratteristiche del classe 1997 colombiano, che in Italia vanta esperienze anche con Olbia, Chievo e Pescara.

Abbiamo parlato del nuovo acquisto dei galletti con il giornalista professionista Gabriele Lippi, cagliaritano di nascita, da sempre tifoso dei sardi ed autore del libro “1001 storie e curiosità sul grande Cagliari che dovresti conoscere”, dedicato alla storia calcistica degli isolani.

Queste le sue parole, rilasciate in esclusiva alla nostra redazione: “Ceter è un ragazzo che ha delle qualità atletiche notevolissime, con una grande progressione ed un bel tiro, e tecnicamente non è niente male. È forte di testa ed ha un gran fisico. A Cagliari ha giocato pochissimo, ma aveva fatto bene ad Olbia, in C, mettendo a segno 13 gol. Il potenziale c’è ed è fuori discussione, non so quanto sia integro fisicamente dopo l’ultima annata piena di infortuni. Arriva in un’età in cui un atleta sta raggiungendo la maturità, ed è un attaccante di quelli che fan reparto da soli, pronti a sacrificarsi ed a fare tanto lavoro per la squadra. Nell’area piccola è micidiale, bravo a proteggere il pallone. A livello di ruolo, è una prima punta, e ritengo che possa essere l’alternativa a Simy, se dovesse arrivare in Puglia. Il paragone con il connazionale Duvan Zapata, per caratteristiche, non è errato, fatte le dovute proporzioni.”

Il prossimo campionato cadetto, intanto, promette di essere tra i più intriganti degli ultimi anni: “Ci saranno grandi piazze nella prossima B, sarà un torneo imprevedibile, decisamente difficile da pronosticare. Non vedo in questo momento nessun club che abbia il potenziale finanziario per stravincere, come fece il Cagliari nel 2016. Ora i sardi, dopo gli errori che hanno portato alla retrocessione dell’anno scorso, sono un cantiere aperto, e la proprietà non ha mai parlato di ritorno immediato in A, perché ci sono troppe incognite. Forse il Como è la società più ricca, ed un acquisto come Fabregas in B sarebbe una roba inimmaginabile. In teoria, i lombardi avrebbero i soldi per provare a salire. Le altre compagini, invece, mi sembrano abbastanza livellate.”

In chiusura, Lippi si è espresso anche sulla questione multiproprietà: “Diventerebbe un problema una volta che il Bari salisse in A. I galletti hanno una società che, volendo, ha i soldi e li può investire. In campo va la squadra, alla quale vengono pagati regolarmente gli stipendi. La dirigenza prende i giocatori, e questi ultimi quando giocano non pensano di certo alla multiproprietà. Nel prossimo campionato, ritengo che conterà molto di più la coesione del gruppo, oltre alle qualità individuali. Per vincere in B ci vogliono allenatori capaci dal punto di vista umano accompagnati da società dai valori sani.”     

Sezione: Esclusive / Data: Gio 21 luglio 2022 alle 23:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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