Pillon a TuttoBari: "Impressionato da Mignani. Di Gennaro? Visione e intelligenza. Alla Reggina…"

“La squadra è forte, allenata da un bravo allenatore. È una delle candidate alla vittoria finale”. Con queste parole Bepi Pillon ha esordito ai microfoni della nostra redazione. L’ex mister biancorosso si è detto soddisfatto del calciomercato condotto dal ds Ciro Polito, ma ha voluto rimarcare un altro aspetto: “In tutti gli anni hanno sempre cercato di allestire una squadra forte, però non sempre si riesce a raggiungere l’obiettivo della vittoria finale, anche con grandi giocatori ci sono tante componenti. Poi devo dire che è un girone molto difficile quello del Bari, perciò credo che sia quello più difficoltoso. Ci sarà da battagliare fino alla fine, però hanno tutti i mezzi e le qualità per potercela fare”.

Pillon ha avuto alle sue dipendenze proprio uno degli ultimi acquisti, Davide Di Gennaro, con cui condivise l’esperienza alla Reggina nel 2008/09: “Allora era molto giovane a Reggio Calabria, giocava più in fase offensiva, a volte anche da esterno perché era molto bravo e ha un gran piede mancino. Mentre negli ultimi anni si è spostato a fare il centrocampista e sta facendo molto bene, perché ha visione di gioco, intelligenza calcistica e tutte le qualità per giocare in questa posizione. È un giocatore con qualità tecniche importanti, andando avanti con l’età il ruolo migliore è quello che sta facendo adesso”.

Sulla panchina della Triestina, invece, ha avuto l’occasione di affrontare Michele Mignani, che con il suo Modena pareggiò per 1-1: “Ci ho giocato contro l’anno scorso. Mi ha fatto una grandissima impressione: squadra molto organizzata che gioca molto bene a calcio, che tra l’altro è stata una delle migliori difese del nostro girone. Fa un gioco in cui si vede la mano dell’allenatore, e quando questo succede vuol dire che si sta lavorando bene. Credo che sia anche una persona a modo, non lo conosco personalmente, ci siamo solo salutati prima della partita, però mi sembra a posto e gli auguro di tutto cuore che possa far bene”.