Demiro Pozzebon è uno dei protagonisti della promozione del Bari dalla D alla C. L'attaccante attualmente al Molfetta è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per fare un bilancio dell'annata che ha visto i galletti centrare la Serie B: "Ho seguito molto il Bari. Per me ha fatto la differenza la mentalità. Il Bari era un organico molto importante e l'unico avversario dei biancorossi era il Bari stesso. Se non fossero stati con la testa giusta, con il rischio di prendere il campionato con sufficienza, c'era il rischio di commettere passi falsi o sconfitte che avrebbero potuto compromettere il risultato finale. Invece sono stati bravi. Giocando con la giusta mentalità, con il sacrifico e con un gruppo sano hanno raggiunto la promozione. Ora c'è la Serie B, una categoria che ancora va stretta a una piazza come Bari. Ma come è stato detto più volte, Bari è partita dalla cenere per arrivare al paradiso". 

Da attaccante a attaccante, Pozzebon ha lodato il contributo di Mirco Antenucci: "È un giocatore importante, ha fatto i gol che da lui ci si aspettava. Più che un singolo è stato decisivo il reparto offensivo nel suo complesso, anche Cheddira, Simeri e gli altri attaccanti. In un'annata servono un po' tutti e chiunque ha giocato ha dato il suo contributo. Da attaccante, quando c'è un giocatore che fa tanti gol è perché la squadra gira. Mirco per l'esperienza che ha e soprattutto per la sua tenuta fisica, che ho avuto modo di guardare, ritengo che possa tranquillamente dire la sua anche in Serie B".

Parole al miele anche per il suo ex compagno in D Valerio Di Cesare: "So che mentalità ha. A livello di esperienza e di qualità, Valerio ne ha da vendere. È grande d'età, ma resta un uomo spogliatoio e la società fa bene a puntarci. Non sono sorpreso per Valerio: ha dato tanto e potrà dare ancora al Bari".

Per Pozzebon un solo anno a Bari, ma molto soddisfacente. In seguito l'attaccante romano è passato al Bitonto e ora si gode il caloroso pubblico di Molfetta. La terra di Bari è quindi diventata la sua seconda casa: "Col Molfetta potevamo fare qualcosina in più quest'anno, ma a livello personale è andata molto bene. Ho raggiunto i miei obiettivi, sono molto soddisfatto. Bari è diventata la mia seconda casa, ho fatto molte amicizie e mi trovo davvero bene. Questo anche perché mi lega la promozione col Bari. Ritengo che quell'anno sia stato il più difficile di tutti. Andavamo in campi tosti, che non sono quelli della Serie C e della B. Le squadre ci aspettavano in una certa maniera e c'erano su di noi tante aspettative. Me lo porterò dentro per sempre. La squadra per carità era forte, ma eravamo un gran gruppo e tutti mentalizzati sullo stesso obiettivo".

Sezione: Esclusive / Data: Ven 27 maggio 2022 alle 12:00
Autore: Claudio Mele
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