Raffaele Pucino, arrivato a Bari da svincolato a calciomercato ormai chiuso, poco più di un mese fa, si sta ultimamente ritagliando uno spazio importante nello scacchiere tattico di Mignani. Fin qui, sono 5 in totale le presenze raccolte dal terzino destro con i galletti, le ultime due da titolare.

Ed il trentenne ex Ascoli, fortemente voluto dal direttore sportivo Polito, del quale è stato anche compagno di squadra nel Sassuolo, ha fin qui fornito buone prestazioni, che rendono sempre più incerto il ballottaggio costante con Belli, nel ruolo. Il ragazzo, dall’alto delle sue oltre 260 presenze in cadetteria in carriera, è certamente un profilo affidabile, di categoria superiore.

Il capoluogo pugliese, del resto, nel percorso professionale del calciatore casertano ha sempre avuto una centralità, magari casuale, ma certamente curiosa. Fu proprio qui, infatti, ormai dieci anni fa, che Pucino esordì in serie B, con la maglia del Varese, in un confronto terminato a reti bianche con i galletti, allora allenati da Torrente. In campo, in quella sfida, con i colori del Bari c’era anche Manuel Scavone, oggi suo compagno di squadra.

Nel campionato seguente, il 9 febbraio 2013, la gara del S. Nicola riservò al terzino una soddisfazione ancora maggiore. Con i lombardi, allora guidati dalla panchina da Castori, il calciatore si tolse lo sfizio di decidere la gara, con una staffilata al volo da fuori area che beffò Lamanna. La rete, come lui stesso ammette, più bella della sua carriera.

Oggi, facendo parte della truppa biancorossa, l’obiettivo dichiarato di Pucino è chiaro: fare in modo di entrare nella storia di questa società, centrando il tanto sospirato ritorno in B, dopo stagioni di sofferenza.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 07 ottobre 2021 alle 11:30
Autore: Giovanni Gaudenzi
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