Cercare un faro in una notte particolarmente oscura, nella quale il Bari si è scoperto fragile e privo delle convinzioni che hanno accompagnato gli ultimi due anni. La squadra ha mancato la promozione in Serie B, e si trova nella difficile situazione di chi deve riprogrammare la stagione per ritentare l'assalto alla cadetteria nel campionato che verrà. Per farlo servirà concertare al massimo gli sforzi verso l'obiettivo, ma sarà necessario anche sostegno morale ed un ritrovato legame fra proprietà e città.

Ed è proprio in virtù di quest'ultimo obiettivo che nelle ultime giornate è tornato a farsi insistente un tam-tam di voci volto ad accostare alla società biancorossa uomini simbolo della storia calcistica barese. Le porte girevoli site in via Torrebella potrebbero far uscire Franco Brienza, almeno volendo prestare fede ai numerosi rumors che vedono l'ex numero dieci scontento dell'attuale posizione ricoperta nella struttura societaria.

Chi potrebbe entrare, invece, è Igor Protti, storica bandiera del calcio barese, che porterebbe in dote anche il bagaglio d'esperienza maturato da dirigente del Livorno, squadra con cui ha centrato la promozione in Serie B da club manager.

C'è poi un altro aspetto che manca in questa società, senza dubbio secondario per quanto riguarda l'aspetto tecnico ma di primo piano per quello sentimentale: la baresità. Un elemento che ha sempre accentuato il legame fra città e squadra, creando quel punto di contatto che ha avvicinato il popolo biancorosso al gruppo dei calciatori. Anche per questo l'idea di un possibile arrivo del barese ed ex Bari Bigica in panchina è stata accolta positivamente dai tifosi sui social. Per ora è solamente fantacalcio, anche perché Vivarini corre verso la riconferma: l'obiettivo è quello di conquistare sul campo quanto sfuggito in questo torneo. Sfruttando tutte le risorse, tecniche e motivazionali.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 31 luglio 2020 alle 22:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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