Una stagione a dir poco complicata per la famiglia De Laurentiis. Le due squadre del gruppo, il Napoli campione d’Italia ed il Bari ad un passo dalla A nello scorso campionato, sono oggi rispettivamente settimi e tredicesimi. Un destino più intrecciato di quanto si pensi. Le due squadre che avevano incantato l’Italia, rischiano di passare dalla parte sbagliata della storia. Alla base, due rose non migliorate, se non addirittura peggiorate. Come dimostrano le diverse scelte infelici effettuate nel corso della stagione, da ambo le parti.

Come in un’immagine simmetrica, Lindstrom e Aramu, entrambi fantasisti offensivi, sono i due flop più rumorosi. Quest’ultimo è arrivato a Bari con la nomea del giocatore fuori categoria, in grado di far fare il salto di qualità alla squadra. Dopo 4 mesi di prestazioni deludenti, però, è finito addirittura fuori rosa. Il danese del Napoli, invece, era stato acquistato in estate per 30 milioni (dato transfermarkt), senza però mai riuscire a conquistare la titolarità, è ancora a secco di gol e assist in stagione.

Non gli unici acquisti infelici dell’estate rovente dei De Laurentiis. A Bari sono arrivati, tra gli altri, Acampora, Edjouma e Diaw che, per motivi diversi, non stanno rispettando le premesse di inizio stagione. Contestualmente, Cajuste e Natan non hanno conquistato Napoli. Con quest’ultimo che aveva l’arduo compito di rilevare il partente Kim.

A gennaio, con due situazioni delicatissime, poco è stato fatto. Puscas e Lulic sono arrivati in Puglia con una condizione fisica lontana dall’ottimale. Allo stesso modo Dendoncker non si è inserito negli schemi del Napoli. C’è poi una situazione particolare che riguarda Mazzocchi e Kallon, acquistati a gennaio perché funzionali ai moduli utilizzati dagli allenatori (3-4-3 per il Napoli e 4-3-3 per il Bari). Salvo poi vedere esonerare Mazzarri e Marino meno di un mese dopo la chiusura del mercato.

Proprio gli allenatori sono un ulteriore nodo che allaccia i due capoluoghi del meridione. 6, 3 a testa. Mignani e Garcia avevano iniziato al di sotto delle aspettative e quindi sostituiti. Anche se, a conti fatti, i due avevano ottenuto i risultati migliori. Al loro posto proprio Marino e Mazzarri, con quest’ultimo che ha di molto peggiorato il rendimento dei partenopei. Ora a Iachini e Cardona tocca quasi un miracolo per ottenere quelli che, ad inizio stagione, erano considerati obiettivi minimi, ovvero playoff e Champions League.

Sezione: Copertina / Data: Gio 07 marzo 2024 alle 07:00
Autore: Luigi Arbore
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