In vista dell'esordio in campionato, previsto per lunedì alle 21 sul terreno di Potenza, abbiamo sentito Alessandro Sgrigna. L'ex attaccante del Bari, intercettato in esclusiva dai nostri microfoni, si è soffermato sul momento della squadra, tra eliminazione in Coppa Italia C e le difficoltà relative al calciomercato: "Manca ancora qualche innesto per completare la rosa ma le qualità ci sono e credo che la società si stia muovendo in tal senso, non mi preoccuperei. Mi spiace per la Coppa perché poteva essere una chance di mettersi in mostra per i giocatori alla ricerca di spazio e minuti. Tuttavia in questi momenti ci può stare un piccolo appannamento, poi il calcio d’agosto è un po’ ambiguo ed il tipo di preparazione influisce". 

Cosa manca alla squadra: "L'attuale sessione è abbastanza complicata. Ci si ritrova a fine mercato con tanti esuberi che non riescono a trovare una sistemazione e non è facile per l’allenatore gestire il lavoro negli allenamenti. La politica però è giusta e riguarda tutte le società non solo il Bari. L’ultimo giorno di mercato potrebbe essere veramente movimentato e sono sicuro che i biancorossi saranno pronti a mettere a segno quei 2-3 colpi mancanti".

Il lavoro di mister Mignani: "L’ho seguito l’anno scorso ed ha fatto un ottimo campionato, penso che faccia giocare bene le sue squadra e dia una quadratura giusta. Credo e spero sia l’uomo giusto al momento giusto. Poi essere a Bari non è mai facile come il campionato, soprattutto al Sud con tante squadre arcigne e chiuse, dove spesso oltre la tecnica, serve tutto il resto. Però se hai una squadra forte, ed il Bari lo è, dovrebbe essere tutto più facile". 

I punti di forza: "Davanti, con Antenucci e Botta. Una coppia che invidiano pure in B, mi aspetto tanto da loro. Mirco viene da anni positivi e penso che Botta possa essere il compagno giusto per esprimersi ancora meglio. Antenucci è contento del Bari e di aver firmato il rinnovo, ha sposato al 100% la causa ed è uno che il suo lo mette sempre in campo".

Chiosa finale tra qualità e gruppo: "Il singolo non vince mai le partita da solo. Serve concretezza di squadra, poi nel gioco corale l’uomo di qualità ti può far vincere ma solo se supportato. Gli unici due a vincere da soli forse sono stati solo Maradona e Messi. Una squadra come il Bari, con tante individualità forti, se riesce a trovare l'amalgama giusta può fare grandi cose. Mi aspettavo di più l’anno scorso, spero che possa raggiungere il traguardo che si pone da ormai due anni".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 26 agosto 2021 alle 10:00
Autore: Gianmaria De Candia
vedi letture
Print