Digerire l'eliminazione del Bari dai play-off è esercizio difficile anche per un ex calciatore e tifoso doc del Bari come Angelo Terracenere, deluso dal risultato in campo e dalle vicende extra relative alla penalizzazione che ha costretto i biancorossi a giocarsi il turno preliminare in trasferta con un solo risultato a disposizione. "A livello mentale la squadra ha pagato a caro prezzo la decurtazione di quei due punti - dichiara Terracenere ai nostri microfoni - le rassicurazioni del presidente non sono servite a nulla. I tempi della giustizia sportiva sono stati discutibili ma è stato sbagliato affermare che tutto era in regola quando in realtà c’erano dei problemi. Un comportamento pazzesco"

Ma secondo Terracenere, la penalizzazione non può essere un alibi per il Bari: "Ha individualità superiori al Cittadella - continua - doveva vincere e invece si è dimostrato inferiore dal punto di vista del gioco. Dopo lo 0-1 e il cambio di ritmo degli avversari, il Bari è crollato fisicamente. Poi, nei tempi supplementari ha subito il torello degli avversari e ha perso la testa. Una figuraccia".

Sull'economia della gara potrebbe aver pesato la gestione di Fabio Grosso, a cui Terracenere dà un giudizio sufficiente: "Non mi è dispiaciuto nell’arco della stagione, non era facile gestire un gruppo composto da trenta calciatori. Ha dimostrato di essere inesperto più volte nella lettura della gara, come accaduto ieri. Facendo uscire Galano ha tolto estro e imprevedibilità al Bari, eppure aveva anche segnato".

Infine una battuta sul futuro, tra previsioni e un consiglio: "Non conosco le intenzioni di Giancaspro. Ho dubbi sulla sua permanenza, la tifoseria non gli perdonerà più nulla. Sogliano e Grosso andranno quasi certamente via. Io scommetterei su chi conosce la realtà barese. Dico un nome su tutti: Antonio Di Gennaro. È esperto, mastica calcio e può benissimo far parte della società"

Sezione: Esclusive / Data: Mar 05 giugno 2018 alle 08:00
Autore: Gianluca Sasso
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