C’era una volta Ruben Botta. L'ultimo squillo a dicembre

La sconfitta di Terni ha fatto emergere alcuni limiti ormai endemici della stagione del Bari, che i risultati positivi avevano aiutato a nascondere. Uno dei principali difetti nella formazione biancorossa è senz’altro l’assenza di un trequartista alle spalle delle due punte che abbia goduto di continuità e che abbia garantito quella qualità che ci si aspetterebbe da un numero dieci.

Sin dall’inizio della stagione il fantasista designato era senz’altro Ruben Botta, che ha finito gradualmente per ingolfarsi in una alternanza con Bellomo che ha tolto certezza a questo ruolo delicato. Nelle ultime settimane, però, il trequartista argentino è finito totalmente fuori dai radar, non dando mai un’impressione di pericolosità.

L’ultimo gol messo a referto da Botta – nonché unico messo a segno su azione – risale addirittura all’11 dicembre. Era la diciassettesima giornata e il Bari dilagava contro il Modena. Da allora, nelle successive 13 giornate, l’argentino ha raccolto un bottino magrissimo: zero gol e appena un assist, per Esposito contro il Cosenza alla ventiquattresima giornata. Anche l’impiego non è stato di certo costante: 7 da titolare, una da subentrato e 5 volte fuori per tutti i 90 minuti. Sono numeri che lasciano spazio a delle riflessioni importanti.

Il Bari è una squadra che vive di verticalità, di ripartenze e di ribaltamenti di fronte sfruttando le caratteristiche dei suoi uomini migliori. In virtù di ciò però molto spesso gli uomini di Mignani patiscono le squadre chiuse e arroccate dietro, come per ultima la Ternana. In partite del genere diventa fondamentale disporre di giocatori dall’elevato tasso tecnico, capaci di saltare l’uomo e creare superiorità numerica. Tutte caratteristiche che dovrebbero provenire da un fantasista come Botta. L’assenza di questo apporto può spiegare anche le difficoltà casalinghe dei biancorossi.

Nell’attesa del recupero di Folorunsho – comunque un giocatore con altre caratteristiche – il Bari ha bisogno della qualità e della tecnica del miglior Botta per continuare la propria rincorsa.