Dopo una lunga e dovuta riflessione, Valerio Di Cesare ha comunicato la sua decisione di appendere gli scarpini al chiodo. Si chiude così una delle pagine più belle della storia recente del Bari. L’ormai ex numero 6 biancorosso ha saputo incarnare alla perfezione i valori – tecnici e umani – che ci si aspetta da un capitano. Il suo peso nello spogliatoio però continuerà ad esserci, vista la sua nuova carriera da dirigente. Vediamo, di seguito, i momenti indimenticabili nella sua carriera da calciatore nel Bari.
IL DEBUTTO – Diciamoci la verità: nessuno vedendo il debutto di Di Cesare con la maglia del Bari avrebbe potuto immaginare che quel difensore sarebbe poi diventato una leggenda biancorossa. L’esordio avvenne al San Nicola, quando la squadra allora allenata da Davide Nicola ospitava lo Spezia. In quell’occasione Valerio fu tutt’altro che impeccabile: calcio di rigore causato e cartellino rosso per lui. Il Bari riuscì comunque a vincere grazie alla doppia doppietta di De Luca e Maniero.
L’ADDIO – Dopo un primo anno da protagonista, nel secondo le cose cambiarono. Lo spazio iniziò a diminuire e si arrivò alla cessione. A gennaio 2017, Valerio ripartì dalla Serie C con il Parma. Il suo addio a Bari sembrò essere definitivo, senza troppi rimpianti né da una parte né dall’altra.
LA SERIE D E LA FASCIA – Il momento che cambia tutto: estate del 2018, il Bari dopo il fallimento ripartì dal dilettantismo. In una fase di totale incertezza e cambiamento, quel difensore – esperto, maturo e con i crismi del leader – decise di ripartire dal capoluogo pugliese. In lui sentiva che un cerchio non si era chiuso un anno e mezzo prima. Dopo un anno come vicecapitano alle spalle di Brienza, dopo la promozione in Serie C la fascia arrivò sul suo braccio.
MIGNANI – Come lui stesso ha ammesso nel corso della conferenza stampa di addio, è l’anno della promozione dalla C alla B che segna una svolta incredibile. Dopo gli anni del dilettantismo e del COVID (e degli stadi chiusi o semivuoti), nel 2021-22 Di Cesare sperimentò la bellezza della piazza di Bari innamorata. L’amore dei tifosi è contagioso e Valerio decise di fare una scelta di vita, sposando per sempre i colori biancorossi.
LE LACRIME – Dopo una stagione trionfale in Serie B in cui il Bari avrebbe meritato la promozione, il sogno si infranse contro Pavoletti a 90 secondi dal tripudio. Quella delusione ha lasciato cicatrici insanabili, protrattesi anche nel corso della stagione successiva, arrivando fino alle lacrime in conferenza stampa pre-Cosenza. Lacrime di cui Di Cesare ha detto di essersi pentito, ma che sono l’emblema dell’amore totale e incondizionato verso Bari.
IL FINALE – Quando tutto sembrava perduto e quando il finale sembrava destinato ad essere il peggiore possibile con la retrocessione e l’inizio di un nuovo incubo, Valerio ha deciso di vestire nuovamente i panni del supereroe. Nessuno potrà mai dimenticare la sua serie di gol (e che gol) infilati tra Parma, Brescia e Ternana. Tre gioielli luminosi che hanno permesso al Bari di conservare la categoria e guardare al futuro con più ottimismo. Con un Di Cesare dalla propria parte tutto sembra più facile.
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