I nodi, prima o poi, vengono sempre al pettine. E, nel corso delle ultime settimane, in casa biancorossa la realtà sta presentando drammaticamente il conto di tutta una serie di scelte sbagliate che rischiano di trasformare una stagione complicata in un disastro sportivo. Perché non si può spiegare la confusione delle ultime ore, con l'ennesimo esonero di questo campionato, senza tornare indietro alle decisioni assunte prima in estate e poi a gennaio.

La scelta di puntare su Federico Giampaolo assomiglia tanto a una vera e propria mossa della disperazione operata dalla società per evitare quello spettro retrocessione che sarebbe inevitabile qualora il Bari dovesse mantenere la media punti tenuta da Giuseppe Iachini. Tecnico che, dopo dieci partite in sella, paga la mancanza di risultati e la confusione tattica resa evidente dai continui cambi di modulo e dal poco ordine mostrato sul terreno di gioco dai suoi.

Al quarto allenatore scelto in stagione, però, è ormai evidente come le colpe di questa situazione non possano cadere solo sul comparto tecnico ma debbano essere individuate anche nel modo in cui è stata costruita la squadra. È una questione di budget, certo, ma anche di come le risorse a disposizione sono state investite. Basti pensare l'importante esborso economico che fra fine gennaio e inizio febbraio è stato fatto per portare in riva all'Adriatico sia Giuseppe Iachini che George Puscas, con risultati tutt'altro che brillanti.

Per non parlare della scelta di puntare su Abdoul Guiebre, fin qui di fatto mai preso veramente in considerazione dal tecnico. In quel mercato invernale nel quale servivano calciatori pronti fin da subito, tutti gli acquisti si sono rivelati sbagliati e non ancora in condizione per poter incidere (con l'unica riserva concessa a Kallon, infortunatosi fino al termine della stagione). Un discorso che si può estendere anche alle operazioni estive: di tutti gli arrivi, solo Giuseppe Sibilli si merita la sufficienza.

Il destino, ora, è tutto nelle mani di Giampaolo e di un gruppo squadra che dovrà responsabilizzarsi dopo l'ennesimo ribaltone. Ma la fotografia che si può trarre da fuori è quella di una situazione di assoluta confusione. Quella che è emersa in tutte le scelte, estive e invernali, della proprietà e del direttore sportivo. E che ora, il Bari, rischia di pagare a prezzo carissimo.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 16 aprile 2024 alle 11:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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