Da sicuro partente ai quarantacinque minuti contro il Cagliari, dove ha dovuto tenere a bada le scorribande di Nandez e Zappa nella fondamentale vittoria pugliese. È la storia di Antonio Mazzotta, messo sul mercato quest'estate da Polito e ora elemento a tutti gli effetti della rosa biancorossa con la piena considerazione di Mignani.

All'ex Palermo quest'estate gli era stata comunicata la volontà di non proseguire più il rapporto professionale con il Bari. Mazzotta aveva vagliato così alcune destinazioni, dal Monopoli alla Reggiana, ma per una serie di motivi non se n'era mai fatto nulla. Nel frattempo, la squadra macinava gioco e vittorie in classifiche, con Mazzotta mai convocato e costretto ad assistere alle belle prestazioni dei suoi compagni dalla tribuna. 

La svolta tutta in ventiquattr'ore. L'ultimo giorno di mercato, il 2 settembre, Mazzotta aveva preparato le valigie, conscio che sarebbe potuta arrivare l'occasione giusta per lasciare il capoluogo pugliese. Col Bari e Polito impegnati nel chiudere Scheidler e Salcedo, alla fine si è deciso di non intervenire più sulla linea dei terzini. Il classe 1989 si è trovato costretto così a scendere in campo da titolare poche ore dopo nella gara con la Spal, a causa della squalifica di Ricci. Novanta minuti tutto sommato positivi, al netto di un'imprecisione sulla rete di La Mantia che avrebbe riaperto la gara (poi pareggiata).

Insomma, Mazzotta ha vissuto un'estate anomala. Da professionista esemplare, il terzino siciliano si è comunque sempre allenato con grande competenza, conscio che in caso di necessità avrebbe dovuto e potuto sfruttare ogni occasione. Il cambio con Ricci in Sardegna dimostra come nessuno in questo gruppo si possa definire un'alternativa. Con quasi 300 presenze in Serie B, del resto Mazzotta rappresenta uno dei veterani della categoria. Uno che, soprattutto, sa come si vince.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 25 settembre 2022 alle 15:00
Autore: Claudio Mele
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