Dalla partita contro la Ternana, che ha regalato ai biancorossi la salvezza, sono passati ormai diversi giorni. E in questo periodo la sensazione di scampato pericolo è quella che ha dominato in casa Bari: i galletti hanno evitato una retrocessione che sarebbe stata più che dannosa per il futuro del club, e ora possono iniziare a programmare l'avvenire con un pizzico di serenità in più. 

Già, il futuro. Pianificarlo è compito tutt'altro che semplice per la società guidata da Luigi De Laurentiis. Troppo pesanti, infatti, sono stati gli strascichi della stagione passata, che ha lasciato in dote una frattura fra la proprietà e la piazza che sembra insanabile e che rischia di minare anche l'avvio del campionato che verrà. In vista del quale i cambiamenti da fare saranno tanti.

Il primo avvicendamento potrebbe essere proprio nella casella del direttore sportivo, dove Ciro Polito è tutt'altro che sicuro della riconferma. Il dirigente campano, del resto, è visto dalla piazza come uno dei principali colpevoli per la stagione negativa e dovrebbe essere sostituito, nonostante vi sia un altro anno di contratto in essere con il Bari. Una volta sciolto questo problema, si passerà poi alla questione allenatore, che sostituirà quel Federico Giampaolo impossibilitato a proseguire sulla panchina dei galletti, in quanto non ha la licenza che permette di allenare in Serie B.

Ma è proprio il problema legato al rapporto fra piazza e proprietà quello più urgente da risolvere, se mai questo sia possibile. Questa volta le parole non basteranno. Verosimilmente Luigi De Laurentiis si presenterà presto in conferenza stampa per chiarire i progetti futuri, ma mai come in passato saranno i fatti a fare recuperare un minimo di credibilità. Compito tutt'altro che semplice: solo risposte chiare dal punto della pianificazione e un mercato all'altezza delle ambizioni della città potranno provare a calmare un po' il ribollire della tifoseria.

Una politica di investimenti, però, rischia di andare in contrasto con la linea di equilibrio dei conti proposta dalla società. È vero che nella prossima stagione il monte ingaggi globale della cadetteria potrebbe essere leggermente inferiore a quello attuale, ma attualmente il Bari (pur essendo in nona posizione per gli investimenti negli stipendi) era lontanissima dalle prime della classe. Eppure solo in questo modo, alzando la famosa asticella, l'estate potrà essere più tranquilla: i primi segnali dell'anno che sarà, in ogni caso, li avremo presto. Anche perché la scelta di direttore sportivo e allenatore è dietro l'angolo...

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 28 maggio 2024 alle 08:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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