Aurelien Scheidler ha salutato, ufficialmente, ieri il Bari. Ancora una volta in prestito, stavolta sponda Belgio, dopo il prestito l'anno scorso in Spagna. Giunto in Puglia nell'estate 2022, dopo un investimento importante, il francese ha deluso, collezionando ventidue presenze e sole tre reti. L'anno scorso, fuori dal progetto tecnico del Bari, è stato ceduto in prestito. Quest'anno nuovamente non ha convinto e la sorte è stata uguale, sebbene le guide tecniche siano diverse.

Nella storia recente dei biancorossi sono diversi gli esempi di giocatori arrivati con grande aspettative, ma che poi hanno deluso. L'anno scorso è stata l'annata dei grandi delusi. Due su tutti sono Jeremy Menez e Mattia Aramu. Il primo è arrivato a Bari forte di un curriculum invidiabile: Milan, Roma e Psg su tutte. Della sua avventura in Puglia si ricordano il grave infortunio subito alla prima, l'espulsione rimediata contro la Samp e qualche, raro, lampo di genio. Le strade col francese si sono separate anzitempo, la scorsa stagione, con la rescissione a febbraio. Destino simile per Mattia Aramu. Giunto a Bari con la prospettiva di essere il giocatore di maggiore fantasia della squadra, si è ben presto rivelato un vero flop. Dopo un girone d'andata disastroso, è stato messo fuori rosa, per poi venire reintegrato proprio dopo l'addio di Menez. Diciannove presenze e zero reti per lui.

Andando poco indietro si può anche menzionare Cristian Galano. L'ex Foggia, tornato al Bari per la quarta volta nel gennaio 2022, è apparso sin da subito lontano parente di quello ammirato qualche anno fa. Pochi i suoi lampi in serie C, per poi essere praticamente un fantasma nella stagione del ritorno in B. L'estate scorsa la separazione col club.
Senza dimenticare Karim Laribi, giunto in serie C nel gennaio 2020, con un pedigree d'alto profilo, ma poco incisivo nell'economia della stagione. Dodici presenze e soli due reti per lui.

Aspettative disattese anche per Libor Kozak, arrivato in Puglia nell'estate 2017, in quella che fu l'ultima stagione prima del fallimento. Nonostante le importanti esperienze nella Lazio e nell'Aston Villa, il ceco non fu mai realmente il grande bomber d'area da cui ci si aspettava tante reti. Il tabellino finale recitò quindici apparizioni e due gol.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 06 agosto 2024 alle 21:00
Autore: Armando Ruggiero
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