Spett.le Redazione Tuttobari,
spesso si dice che i tifosi sono il dodicesimo uomo in campo e, per l'attaccamento alla maglia, il calore e la capacità di assorbire le delusioni, i tifosi baresi lo sono per davvero.
Ma purtroppo per poterlo essere non basta la presenza sugli spalti e l'incessante incoraggiamento, è necessario avere alle spalle una società, una squadra, un direttore sportivo ed un allenatore che rappresentino tutti insieme i restanti 11.
Purtroppo oggi per la Bari la realtà è ben diversa.
- Un allenatore, che si fa rimontare due volte due goal da due squadre che lottano per la retrocessione e perde due a zero in casa contro una squadra che si è presentata senza 10 giocatori e con due punti in meno prima dell'incontro con il Bari, rappresenta un valore negativo diciamo meno 1;
- Un direttore sportivo, in grado solo di fare promesse che poi non mantiene, che commette clamorosi errori di mercato sia in estate che in inverno rappresenta un altro valore negativo un meno 2
- Una squadra formata da giocatori inadeguati per le ambizioni del Bari quali Edjouma, Puscas, Acampora, Aramu fornisce un valore negativo almeno pari ad un altro meno 2
Per cui, facendo la somma algebrica, in questa situazione, il pubblico diventa non più del settimo uomo in campo, e con 7 uomini in campo non si può che retrocedere, ahimè!
Prendiamo atto di questo e non facciamoci ulteriori illusioni, la sessione invernale di calciomercato scade tra pochi giorni e non so nè dove nè come il direttore sportivo troverà quei giocatori in grado di colmare le lacune in difesa, centrocampo ed attacco.
Confermare l'allenatore dopo gara contro Reggiana significa partire da sconfitti nella prossima partita a Palermo.
Poi non meravigliamoci se i tifosi contestano nelle modalità di sabato scorso, possiamo e dobbiamo tutti invitarli alla calma, trattasi solo di un gioco, ma se vi saranno incidenti la responsabilità sarà solo e soltanto di questa società e dei suoi addetti ai lavori.
Sempre Forza Bari
Giovanni Pomarici
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