Un promettente terzino destro, del quale si diceva un gran bene, che oltre ad indossare la casacca del Bari, in carriera, ha vestito le maglie di Melfi, Celano, Manfredonia e Pro Sesto, tra C2 e C1. Per poi abbandonare il calcio e finire a lavorare, oggi, in Canada.

Questi i trascorsi di Domenico Tursi, che venne fatto esordire dai galletti tra i professionisti ormai più di quindici anni fa, in una partita di Coppa Italia contro il Crotone, in trasferta, il 5 settembre del 2004. In quell’occasione, il club decise di schierare, in un match del trofeo nazionale ormai ininfluente per la classifica del girone, la formazione Primavera, al tempo allenata da Tavarilli. Scelta non premiata dal risultato, con i pitagorici che prevalsero per 4-0

Furono comunque novanta minuti in campo, per il difensore, che in esclusiva ai nostri microfoni ricorda la “grande emozione, sin da quando sapemmo di dover giocare noi, in luogo della prima squadra. La differenza di valori in campo era troppa, ma comunque facemmo del nostro meglio. Resta un ricordo indelebile, un momento indimenticabile per me ed i miei compagni di allora.”

Qualche soddisfazione, nel prosieguo della sua carriera, il trentasettenne se l’è comunque tolta. Nel suo curriculum, oltre a diverse stagioni tra i professionisti, ci sono anche annate nelle serie dilettantistiche, con la Fermana, in Eccellenza, e con Carlin’s Boys e Ventimiglia, in Promozione. Proprio con quest’ultima compagine, Tursi vinse il campionato, nel 2014.

Poi la scelta di vita, ed il trasferimento in Nord America, dove il trentasettenne si è costruito una bella famiglia. Nel suo passato, esperienze professionali in vari hotel, e persino un contratto con Air Canada, la compagnia aerea locale.

Sezione: Amarcord / Data: Mar 08 giugno 2021 alle 17:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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