Carlo Breve ha ritrovato la serie D sette anni dopo la breve esperienza con il Marsala. Nel frattempo, due campionati d’Eccellenza vinti e cinque stagioni da tecnico della rappresentativa siciliana, sfiorando per due volte il titolo nazionale. Ma il suo cuore è restato ad Acireale: il passato da calciatore e allenatore l'ha legato indissolubilmente alla città che sorge alle pendici dell’Etna. Da settembre, Breve è tornato a guidare i granata, attualmente ottavi e prossimi avversari del Bari.

Come hai ritrovato questa serie D?

“Con un girone interessantissimo, pieno di squadre blasonate. Acireale, Bari, Nocerina, Messina, Turris: tutte società che hanno passati gloriosi e imborghesiscono il girone I”.

Quindi domenica sarà un big match?

“Per noi è la partita della vita, inutile nasconderlo. Il Bari sa che sarà così in ogni campo su cui giocherà. Cornacchini è un ottimo allenatore, non ha bisogno di presentazioni. Saprà preparare la squadra al meglio per affrontare una trasferta insidiosa. Ho solo un rammarico…”.

Quale?

“Si giocherà su un campo di patate e potrebbe non beneficiarne lo spettacolo. Il terreno del Tupparello non sarà favorevole per due squadre che hanno calciatori di qualità. Irrimediabilmente verranno svantaggiati. Potrebbe venir fuori una brutta partita. Vincerà chi sfrutterà gli episodi”.

Però in casa siete ancora imbattuti.

“Sì. Ma in trasferta andiamo meglio, al di là dei risultati. Troviamo campi migliori, su cui è facile esprimere il nostro calcio”.

Un pareggio interno e una sconfitta a Cittanova nelle ultime uscite. Sono state due autentiche battaglie, disputate con condizioni meteorologiche al limite.

“Contro la Sancataldese abbiamo giocato 85 minuti in dieci. Meritavamo di più, abbiamo subito una rete evitabile. Nell’ultimo turno, dopo aver rimontato due reti, abbiamo sfiorato il 2-3 ma siamo stati puniti a pochi minuti dal termine”.

Fisicamente, come sta la squadra?

“È in perfette condizioni, non vede l’ora di scendere in campo”.

La sorpresa in negativo del campionato?

“Sicuramente il Messina. Con i calciatori che ha, dovrebbe avere molti punti in più. Invece, annaspa nei bassifondi della classifica”.

E in positivo?

“Possiamo essere noi. Siamo partiti con l’obiettivo salvezza, ora ci ritroviamo nelle zone alte. Vogliamo restarci”.

L’unica certezza sembra essere il Bari.

“È così. Vincerà il campionato con largo anticipo ma deve stare sempre all’erta. Ha già pareggiato due volte e potrebbe inciampare ancora. È difficile trovare squadre imbattibili”.

Cosa ti auguri per il futuro?

“Di essere protagonista al San Nicola, nel girone di ritorno. Vogliamo sfoderare una grande prestazione al San Nicola per dimostrare che la mia squadra può giocarsela a viso aperto, ribattendo colpo su colpo agli attacchi del Bari”.

Sezione: Esclusive / Data: Mer 31 ottobre 2018 alle 15:00
Autore: Gianluca Sasso
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