Intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoBari.com, l'ex centrocampista biancorosso Mariano Donda, oltre a rivolgere gli auguri di natale ai tifosi biancorossi, ha parlato anche dell'attuale situazione del galletto.

Quest'anno che sta per chiudersi è stato segnato dal fallimento. Che effetto ti ha fatto tutto ciò che è successo quest'estate, e cosa provi nel vedere il Bari in Serie D?

"Ho avuto due giorni di malinconia quando ho saputo del Bari in D, non riuscivo a crederci. Parlavo con Rivas ed ero incredulo. Ma ora bisogna guardare avanti e ripartire da zero. Mi dispiace per i tifosi, per la città, per i giocatori che sono andati via. Mi auguro di vedere una crescita continua da parte del club, ed ora sono sulla strada giusta. Hanno un presidente di esperienza, ed un giocatore come Brienza che rappresenta uno stimolo in più".

Che impressione ti ha fatto questo Bari?

"La seguo spesso, la Serie D non la conosco. A volte non riesco a credere che il Bari sta giocando in quella categoria. Io mi auguro che quest'anno passi in fretta per tutti. Sono felice nel vedere tanti tifosi, e sarà il dodicesimo uomo per riportare il Bari dove merita".

E cosa pensa del nuovo presidente?

"A volte penso che a Bari servisse un presidente con esperienza, e lui ha portato ad esser il Napoli al top in serie A, scegliendo i calciatori giusti. È uomo di business, Bari ha bisogno di fiducia, gente che sappia cosa fare. AdL e suo possono portare risultati".

Quali sono i tuoi ricordi più belli in maglia biancorossa?

"Per me la prima partita è stata speciale, si giocava in Coppa Italia contro l'Albinoleffe. Lo stadio era vuoto perché i tifosi erano in protesta contro il presidente, ma segnai e fu un giorno felice. L'altro ricordo fu l'ultima partita giocata contro l'Empoli, Conte era in dubbio fra me e De Vezze, quando ha scelto me ho quasi pianto, perché volevo giocare quella partita. Ho visto lo stadio pieno tre ore prima, è stata una partita che racconterò ai miei figli". 

Antonio Conte ormai è ai vertici del calcio mondiale. Se l'aspettava?

"Antonio l'ho visto un paio di volte negli Emirati, dove lui è venuto sia vacanza sia con la Juve. Sapevo che poteva far strada, perché trasmetteva una grinta unica ai giocatori. Con lui ho cambiato la mentalità, perché ho sentito che potevo dare di più. Lui era speciale, ti spingeva a dare il massimo. A volte non ti faceva giocare perché non eri concentrato".

Ha ancora contatti con i suoi vecchi compagni di squadra?

"Ho parlato tante volte con Alessandro Gazzi, con Barreto, con Stellini, Allegretti, Castillo, anche con Rivas, che è un carissimo amico. Parlo anche con Materazzi e la sua famiglia. Sono felice perchè ho conservato tante amicizie".

Chiusura con gli auguri per questo Natale.

"Un sereno Natale a tutti i tifosi baresi".

Sezione: Esclusive / Data: Mar 25 dicembre 2018 alle 09:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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