Le sconfitte contro Cittanovese e Turris hanno acceso più di qualche campanello d'allarme in casa biancorossa. Per cercare di comprendere meglio il momento della squadra, abbiamo contattato Luigi Garzya. L'ex difensore centrale, intercettato in esclusiva, si è così espresso sul calo dell'ultimo periodo, provando ad indicare le principali problematiche: "Chiaramente nessuno se l'aspettava anche se perdere a Torre del Greco ci può anche stare. Non esistono squadre invincibili, possono capitare partite storte. Non farei drammi, il Bari ha tanti punti di vantaggio ed è più forte di tutte le rivali. I biancorossi hanno giocatori di un'altra categoria però se non ti immedesimi nel campionato puoi trovare difficoltà, come giocare su determinati campi. Serve concentrazione, se non si da il 100% c'è il rischio di fare brutte figure. L'unico problema può essere l'atteggiamento sbagliato. Le avversarie non sono paragonabili ma contro il Bari fanno sempre la partita della vita e vincere non è mai facile. Da questi momenti si esce solamente se gira tutta la squadra. Ci si aspetta sempre qualcosa in più dai singoli, soprattutto da coloro che vengono da A, B e C. Se vengono a mancare, ci possono essere dei problemi".

Garzya ha però mostrato grande fiducia nei confronti della squadra: "Non vedo problemi di classifica o di vittoria del campionato. Non ci dovrebbero essere problemi per la promozione. Noi ci preoccupiamo del Bari ma arriverà anche il momento della Turris perchè non può mantenere gli stessi ritmi. Non sono così sicuro possa vincere a Rotonda. Nel mercato hanno preso diversi giocatori e vogliono salvarsi. Non sarà una vittoria scontata".

L'ex galletto tra il 1996 e il 2000 (116 presenze) ha poi confermato il bel rapporto con la piazza biancorossa: "Ottimo è dire poco. E' stato un amore reciproco tra me e la città di Bari. Tuttora ho amici e mio figlio è nato li. Il legame è forte. Ho dato tanto ma mi ha dato anche tanto". 

Garzya, infine, si è soffermato sull'attuale esperienza da allenatore della Berretti del Potenza, spiegando così la scelta: "Mi sto trovando benissimo. Sono stato rapito dalla voglia del presidente Caiata, una persona spettacolare. Società sana, seria e con un progetto. Ho accettato subito. Non volevo aspettare altro anche se venivo dalle nazionali (Italia Under 20). Potenza è una città che può dare molto. Mi piace lavorare con i giovani. Ho la voglia di trasmettere ed insegnare qualcosa ai giovani. E' una fortuna aver fatto questo mestiere. La mia più grande soddisfazione è vedere un ragazzo che ho allenato giocare tra i professionisti e svolgere questo lavoro grazie anche ai miei insegnamenti".  

Un ringraziamento all'ufficio stampa del Potenza Calcio per averci concesso la possibilità di condurre l'intervista.

Sezione: Esclusive / Data: Gio 07 febbraio 2019 alle 11:00
Autore: Gianmaria De Candia
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