C’è un tempo in cui bisogna scegliere, in cui tutto si decide, perché ne va del futuro. Il Bari atteso a Rieti è chiamato a mettere da parte la più delicata delle transizioni per compiere un passo in avanti e diventare grande. Sia ben inteso, non stiamo certo parlando di un galletto adolescente. I biancorossi cantano, eccome, e quando lo fanno, il tono è fermo e deciso. Così è stato durante lo scorso campionato quando il Bari ha dominato in lungo e in largo, e così è stato sull’ostico campo di Lentini. 

Capita talvolta di rimanere prigionieri dell’errata convinzione che prima o poi la partita possa ruotare nella direzione giusta. Non bisogna avere la sola convinzione di essere i più forti. Bisogna dimostrarlo in campo, perché sulla carta nessuno può avanzare dubbi. È stato forse questo il grave errore commesso dal Bari contro la Viterbese. Non si tratta di superbia, quella è tipica dei pavoni e non dei galletti. Il Bari ha in rosa giocatori forti e vincenti molto più della Viterbese, dello stesso Rieti e di tante altre squadre. Da Antenucci a Costa, fino a Di Cesare, ma la lista è ricca. 

Bisognerà calarsi quanto prima nella realtà di Lega Pro, cucirsela addosso, e non pensare di essere solo di passaggio. La Lega Pro è un percorso tortuoso da affrontare con tenacia e determinazione, qualità ben note anche ai due nuovi acquisti, Awua e Bianco. La proprietà ha compiuto un ulteriore sforzo sul mercato per arricchire una rosa già ottima. Awua è arrivato dopo un lungo corteggiamento, mentre il ritorno di Raffaele Bianco rappresenta la classica ciliegina sulla torta.

Cornacchini dovrà essere abile pasticcere e comprendere che se il troppo lievito può far fluttuare la torta e gonfiarla oltre il limite, i tanti rimpasti non portano a nulla. Il mister è chiamato quanto prima a selezionare la formazione tipo e a darle un’identità precisa e delineata. Possiede esperienza, ha la fiducia della società, un campionato vinto in bacheca, e la consapevolezza di allenare in una piazza che meriterebbe ben altri scenari e platee più importanti. 

I calciatori dovranno aiutare l’allenatore e ricordarsi che solo quando tutti contribuiscono ad ammassare legna da ardere è possibile accendere un grande fuoco. Quello stesso fuoco che arde, colmo di passione, nel cuore dei tifosi biancorossi, sempre più innamorati del galletto. C’è tutto per far bene e, soprattutto, vietato pensare ancora alla sconfitta contro la Viterbese.

Rimpiangere le occasioni sprecate vuol dire perdere ulteriore terreno, ed il Bari non può più permettersi passi falsi.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 06 settembre 2019 alle 11:30
Autore: Raffaele Garinella
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