Il primo avversario della nuova stagione, per il nuovo Bari di mister Mignani, venerdì 23 luglio alle 18, sarà la associazione sportiva dilettantistica Settaurense 1934, militante nel campionato di Promozione trentino. Il club, reduce da una recente fusione con la compagine del Calciochiese, che ha portato all’attuale denominazione sociale, conta nei suoi oltre 80 anni di storia numerose partecipazioni al campionato di serie D.

Assurse, però, agli onori della cronaca nazionale nel 1995, dopo un’amichevole con il Trento, vinta per 2-0. I tifosi avversari, infatti, notarono sulle maglie della compagine che sfiderà il Bari simboli alquanto equivoci, ritenuti politicamente orientati a destra. Nell’occhio del ciclone, i caratteri runici con i quali era riportato sulle casacche il nome della società ed il simbolo dell’aquila, ritenuta simile a quella di hitleriana memoria.

La questione, rilanciata dal quotidiano “La Repubblica”, che pubblicò un articolo dal titolo eloquente, “Il club delle aquile naziste”, non ebbe conseguenze per la società, con l’allora presidente Angelo Ferretti, all’epoca consigliere comunale di Alleanza Nazionale, che si decise a mantenere le divise identiche.

Oggi, i biancoverdi portano maglie del tutto diverse, rispetto a 25 anni fa, ed è cambiata in toto la dirigenza. Unico retaggio del passato, nel simbolo, un’aquila stilizzata, non troppo diversa da quella che tanto fece discutere.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 19 luglio 2021 alle 12:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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