Diaw e Achik, il Bari ha due armi in più. Le speranze di rinascita passano (anche) da loro

Erano bastati quindici minuti per fare intravedere potenzialità importanti, in grado di dare velocità al reparto offensivo. Quindici minuti, quelli contro il Palermo, che per diverse settimane erano stati gli unici di Davide Diaw con la maglia biancorossa: uscito infortunato nella gara d'esordio, infatti, l'attaccante arrivato in estate dal Monza è stato costretto a restare fermo per numerose partite. Ed è proprio in questo periodo che l'ambiente, in casa Bari, è diventato sempre più incandescente, fra vittorie che non sono arrivate ed un gioco sicuramente involuto rispetto alla passata stagione.

Questi ultimi due aspetti non possono certo dirsi risolti, anzi. La gara contro il Como ha confermato tutte le difficoltà della formazione di Mignani, ma ha detto anche che il tecnico potrà contare su una freccia in più nel suo pacchetto offensivo. Al San Nicola, infatti, l'attaccante ha trovato la sua prima rete con addosso la maglia biancorossa, ribadendo in porta un pallone spizzato da Valerio Di Cesare. 

In un momento difficile, in cui la piazza ribolle, anche appigliarsi alle speranze date dalle prestazioni dei singoli può aiutare a trovare qualche base su cui costruire il percorso di rinascita. Viste le difficoltà offensive palesate dal Bari in quest'avvio di stagione, è facile pensare che senza i gol del suo centravanti sarà difficile progettare un campionato che vada oltre una salvezza tranquilla.

Ma al fianco dei gol dell'ex Monza, la gara contro il Como ha consegnato ai biancorossi anche un Ismail Achik particolarmente pimpante. Se dai piedi di Diaw devono arrivare le reti, l'ex Cerignola può sopperire ad un'altra mancanza di questo avvio di stagione, ovvero l'imprevedibilità del reparto offensivo. Ieri il nuovo arrivato è entrato bene servendo diversi cross e dando un assaggio delle sue potenzialità: per risalire servirà anche questo.