La trionfale stagione biancorossa, culminata con la promozione in B, è stata commentata a cadenza settimanale dall'ex difensore del Bari Massimiliano Tangorra che, ai nostri microfoni, nell'ambito della rubrica del giovedì Tangorra in... tackle, ha accompagnato con le sue analisi le vicende del galletto. Tanti i temi trattati: dai singoli match di campionato alle vicende societarie, passando per i ricordi dell'esperienza biancorossa di Tangorra. Di seguito una raccolta delle tappe più rilevanti e significative degli interventi a TuttoBari dell'ex Bari.
Già alle primissime battute della stagione Tangorra non ha esitato a sottolineare il potenziale del collettivo biancorosso, rivelatosi poi il migliore del girone: "A Bari si è composta una rosa di 22 titolari, non ci sono seconde linee, sono tutti utili con gli stessi oneri e le stesse responsabilità". Poi il pronostico: "Il Bari di Mignani è attrezzato per fare il salto di categoria".
Qualche mese più tardi, al termine del girone d'andata, le dichiarazioni precedenti trovarono pieno riscontro nei risultati, cosicché l'ex galletto non ebbe dubbi ad attribuire un voto elevato alla compagine di Mignani: "Come voto complessivo al netto delle problematiche Covid di inizio stagione e della formazione rinnovata direi che un bell'otto ci sta tutto". Valutazione appena ridotta per il girone di ritorno: "Al girone di ritorno dò sette. L'inizio del girone fa abbassare di un voto il giudizio, diversamente sarebbe stato perfetto".
In ambito calciomercato Tangorra, con riferimento alle necessità della sessione invernale trascorsa e a quelle della sessione estiva alle porte, si è espresso variamente. Per quanto riguarda il mercato di gennaio la priorità era mantenere l'equilibrio già creatosi all'interno della squadra: "Al momento la squadra è equilibrata in tutti i reparti e ha dimostrato di essere superiore a tutte le altre formazioni del girone C. Così come è la squadra adesso, credo che possa arrivare in fondo al campionato tranquillamente senza correggere alcunché”. Pronostico centrato. Diversamente, proprio di recente, alla vigilia del mercato estivo Tangorra ha sottolineato la necessità di intervenire ovunque per disputare una B di livello: "Secondo me tutti i reparti vanno rinforzati. Rimarranno uno o due giocatori per reparto".
Durante la stagione, più volte chiamato a individuare le colonne portanti dello scacchiere biancorosso, l'ex biancorosso ha spesso riconosciuto in particolare i meriti e le qualità di tre calciatori. Già alla fine del girone d'andata la scelta era infatti ricaduta su di loro: "I migliori giocatori di movimento della prima parte di stagione sono stati Terranova, Maita e Antenucci".
Un giudizio che ha trovato continuità nell'arco della stagione, infatti alle battute finali del campionato Tangorra si è così espresso: "Secondo me i giocatori decisivi di quest'anno sono stati Antenucci, Maita e Terranova: la spina dorsale della squadra. Terranova è uno di quei punti fermi a cui io non farei mai a meno. Maita è sempre stato uno dei migliori in campo, ha dato l'esempio e trascinato tutti gli altri. Antenucci ha dato prova di essere un grande professionista; potrà fare altri due anni alla grande".
Non sono mancati nel corso dell'anno i riferimenti alla questione multiproprietà e agli scenari che potrebbero coinvolgere il Bari dal punto di vista societario. A settembre Tangorra si espresse così: "Da un punto di vista imprenditoriale mi sembra la cosa più giusta vendere il Bari in B. Credo che l'intenzione sia vendere il club pugliese al miglior offerente".
Ipotesi rimarcata nelle ultime settimane dall'ex galletto: "I DeLa hanno preso il Bari a zero e rivenderlo sarebbe una grande plus valenza, soprattutto se dovesse portarlo in A; questa la scelta imprenditoriale più saggia". Poi il parere sul nuovo main sponsor Casillo: "Per la forza che ha credo che Casillo possa prendere quantomeno la maggioranza delle azioni: nel momento in cui sei costretto a vendere e non hai trovato la persona giusta un passaggio del 51 % delle quote a Casillo sarebbe meno rischioso, il Bari rimarrebbe in buone mani".
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