La sfida tra Bari e Taranto, in programma domenica prossima al S. Nicola alle 17.30, manca, negli almanacchi del calcio italiano, dalla stagione di serie B 1992-’93. Per questa ragione, questo derby, tradizionalmente il più acceso della Puglia, è tanto atteso. E, curiosamente, nell’impianto barese c’è un solo precedente, risalente al 27 settembre 1992, quando lo stadio aveva solo un paio di anni di vita. Molte, invece, le battaglie tra le due compagini al “Della Vittoria”.

Ricordiamo, oggi, quella giornata, la quarta di quel campionato. Nel Bari, guidato in panchina da Sebastiao Lazaroni, ci fu l’esordio di un attaccante, arrivato in Puglia da pochi giorni: un certo Sandro Tovalieri. I galletti erano ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale, visti i soli due punti raccolti nelle precedenti 3 gare. Stesso score, fin lì, da parte degli ionici.

I biancorossi, vogliosi di riconquistare la A perduta l’anno precedente, potevano contare su un organico di prim’ordine, per la categoria, con gente come Cucchi, Loseto, Terracenere, Jarni, Protti ed, appunto Tovalieri. I rossoblu, invece, puntavano molto più modestamente a bissare la salvezza dell’anno prima, in cadetteria.

Sorprendentemente, la gara si mise subito bene per gli ospiti, allenati da Giampiero Vitali. Un contrasto in area di rigore tra il difensore della squadra di casa Di Muri e l’ex galletto Claudio Nitti, figlio dell’allora segretario del club dei Matarrese Saverio,  portò alla concessione del rigore per i tarantini, trasformato centralmente dalla punta Giuseppe Lorenzo al 17’. Nulla poté Biato, guardiano dei pali biancorossi.

Fu rabbiosa la reazione allo svantaggio dei padroni di casa, che sette minuti dopo colpirono anche una traversa con un colpo di testa di Terracenere. Dopo un altro paio di occasioni sprecate, arrivò il pari siglato proprio da Tovalieri al 42’, con una bella girata al volo in area, su assist di Di Muri. La prima frazione di gioco terminò, così, sull’1-1.

Ad inizio ripresa, proseguì la spinta dei galletti, alla ricerca del vantaggio. Dopo soli tre minuti nella seconda frazione, un imperioso stacco di testa di capitan Giovanni Loseto sugli sviluppi di una punizione battuta da Barone portò avanti il Bari. Il Taranto cercò di riorganizzarsi con qualche cambio, mentre Lazaroni dovette sostituire l’infortunato Jarni con Sassarini.

A venti giri di lancette dalla fine, uno spunto di Igor Protti, su un sontuoso pallone messo in area da Terracenere, portò alla terza rete biancorossa, firmata proprio dalla punta barese. A nulla valsero gli ultimi attacchi tarantini, e la partita terminò 3-1, ringalluzzendo le speranze del Bari di poter tornare in massima serie.

Aspettative, però, che a fine stagione andarono deluse, anche a causa dei troppi infortuni. Non diede esiti nemmeno il cambio di allenatore, alla fine del girone d’andata, con l’avvicendamento tra Lazaroni e Materazzi. Quell’annata, per la società biancorossa, finì con un deludente decimo posto in classifica.

Peggio, invece, andò ai rossoblu, che retrocessero in C da penultimi, nonostante il punto strappato al Bari nel ritorno allo Jacovone, quando il derby terminò a reti bianche. Era il 21 febbraio 1993, in quello che ancora oggi, e fino a domenica, è l’ultimo scontro diretto tra le due squadre.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 08 dicembre 2021 alle 17:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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