Le più belle favole sono fatte per essere raccontate e tramandate di generazione in generazione. E il Bari di storie romantiche ne ha vissute diverse nel corso della sua storia. Durante la stagione 2008/09 il capoluogo pugliese fu teatro di un’annata calcistica indimenticabile per i suoi abitanti – e non solo.
Già dal precampionato vengono fatte scelte fondamentali per quella che diventerà una delle squadre più leggendarie della recente storia biancorossa. L’allenatore leccese Antonio Conte, conduttore dei galletti alla salvezza in Serie B nella precedente stagione, viene confermato fin da marzo alla guida del Bari. Il Direttore Sportivo Giorgio Perinetti decide quindi di investire sul mercato per ottenere il salto di qualità, portando in riva all’Adriatico profili del calibro di Daniele De Vezze, Paulo Vitor Barreto, Emanuel Benito Rivas e Andrea Ranocchia, che si riveleranno determinanti nel corso della stagione.
La piazza è in fermento: la società registra 5200 abbonamenti raggiungendo il record assoluto in Serie B dalla nascita del San Nicola. Dopo un’eliminazione al secondo turno di Coppa Italia contro l’Ascoli i galletti esordiscono in campionato, ottenendo un pareggio contro la Triestina e nei successivi due incontri. Successivamente alle prime apparenti delusioni il Bari entra in fase di rodaggio, ma il girone d’andata vede gli uomini di Conte raggiungere picchi di gioco altissimi alternati a sconfitte pesanti, come quelle con Sassuolo e Avellino. Al giro di boa la formazione pugliese è al secondo posto a quota 37 punti.
Nel mercato invernale la società decide di puntellare la rosa, donando al Bari le ali per volare in vetta alla classifica. Stefano Guberti, Davide Lanzafame e Vitalij Kutuzov decidono di sposare – per la seconda volta nel caso di Lanzafame – il progetto biancorosso. Nel girone di ritorno i galletti rientrano in pista col gas a martello grazie alle giocate dinamitarde del tridente offensivo - impreziosito adesso dalla qualità di Guberti, - inanellando un filotto di sedici risultati utili, condito da ventisei gol e nove clean sheets, che eguaglia – ma non supera – il record di Gaetano Salvemini del 1988-1989.
Il Bari raggiunge l’ambito sogno della promozione durante i festeggiamenti di San Nicola nella sera dell’8 maggio, grazie alla vittoria della Triestina sul Livorno, terza classificata. Le celebrazioni nell’ultima partita casalinga vengono rese ancora più memorabili dal raggiungimento del primo posto, dal 4-1 sul Treviso e dal sorprendente ingresso in campo dei giocatori con i capelli colorati di biancorosso, immagine che si colloca tra le più epiche della storia dei pugliesi.
L’unico rimpianto della stagione resta quello di Barreto, che nonostante le 23 marcature personali non riesce a laurearsi capocannoniere di Serie B per una rete in meno rispetto a Francesco Tavano, bomber del Livorno.
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