In molti, negli ultimi anni, hanno fatto risalire l'inizio dell'epopea della meravigliosa stagione fallimentare alla strabiliante vittoria contro l'Empoli di Maurizio Sarri. Il che corrisponde in parte alla verità, perché demolendo la corazzata toscana i biancorossi acquisirono la consapevolezza di poter sconfiggere chiunque. Ma in realtà la speranza di ambire realmente ai playoff iniziò a maturare una settimana prima a Trapani​​​​​​.

La partita contro i siciliani, disputata il 29 marzo 2014, resterà una delle gare più incredibili fra quelle giocate in quel torneo. Poche settimane prima, con la famosa consegna dei libri in tribunale, l'As Bari aveva cessato di esistere, ma il fallimento era stato in grado di riaccendere l'orgoglio dei tifosi tornati in massa a popolare l'Astronave di Renzo Piano.

Alla vigilia della partita contro il Trapani i biancorossi, fino a poche settimane prima pienamente invischiati nella lotta per non retrocedere, iniziarono ad assaporare la possibilità di entrare nella parte sinistra della classifica. Sogni che parvero spegnersi dopo pochi minuti di gioco: pronti-via ed i siciliani si trovarono già in vantaggio per 2-0.

Pareva essere la fine di un sogno impossibile, di un'illusione appena assaporata e subito spenta, ma nel cuore di quel Bari c'era qualcosa in grado di far emergere l'orgoglio proprio nei momenti più difficili.  Ed allora nel giro di pochi minuti i biancorossi riuscirono a realizzare quattro reti, chiudendo il primo tempo in doppio vantaggio.

Furono Romizi, Galano, Polenta Calderoni a mandare in paradiso i tifosi giunti in Sicilia. Il secondo tempo fu segnato dalla sofferenza, con il Trapani che accorciò le distanze ed il Bari in dieci uomini a causa dell'espulsione di Zanon​. Ma alla fine i ragazzi di Alberti riuscirono a spuntarla per 3-4, prendendo lo slancio per una rincorsa rimasta poi nella mente e nel cuore di tutti. 

Sezione: Amarcord / Data: Mar 21 aprile 2020 alle 11:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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